giungla di norme

Dalla normativa dell’Unione Europea sull’accesso alla professione di autotrasporti merci per conto terzi alla normativa sociale dell’autotrasporto. Dal trasporto di merci pericolose al contratto di trasporto internazionale di merci su strada. Ma anche il cabotaggio stradale di merci in ambito UE e il regime sanzionatorio nell’autotrasporto di merci. Sono stati questi i temi al centro del convegno “Prospettive giuridiche dell’autotrasporto di merci”, promosso dall’Università di Macerata con la collaborazione di CNA Fita, che si è svolto venerdì 31 maggio a Civitanova Marche.

Sono numeri importanti quelli che caratterizzano l’autotrasporto di merci in ambito UE, un settore che fattura annualmente 334 miliardi di euro, pari al 5% del PIL dell’Unione. Da rilevare, inoltre, che il 74, 6% delle merci viaggia su gomma, mentre in Italia la percentuale arriva all’85,5%. Il convegno ha posto l’accento sulla necessità di assicurare agli operatori del settore situazioni concorrenziali uniformi e condivisibili, oltre a garantire ai committenti un servizio che tuteli l’integrità delle merci e il rispetto dei tempi di trasporto. Occorre prestare attenzione anche al corretto trattamento di merci deperibili o che possano mettere a rischio la salute pubblica. Ed è fondamentale tutelare il benessere dei conducenti, che svolgono un lavoro usurante, garantendo al contempo la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

Nel corso degli anni la professione di trasportatore di merci su strada è stata interessata da diversi interventi legislativi. In particolare, dalla prima legge quadro italiana sull’autotrasporto, varata nel 1974, l’Europa ha emanato ben quattro direttive e un regolamento per disciplinare la professione. Una serie di norme mosse da alcuni obiettivi fondamentali: da una parte, migliorare la qualifica di trasportatore, contribuendo così al risanamento del mercato e al miglioramento del servizio reso; dall’altra, introdurre norme comuni e di mutuo riconoscimento per autorizzare l’accesso alla professione e realizzare un mercato caratterizzato dalla libertà di stabilimento, ma anche da condizioni eque di concorrenza.

Tuttavia, la discrezionalità concessa dallo strumento della direttiva, ne ha determinato un’applicazione difforme tra gli Stati. Quindi, per superare le disparità che si sono venute a creare tra i vari Paesi, l’UE ha emanato un regolamento, che si applica direttamente agli Stati membri, in modo da porre rimedio a determinate criticità, come la distorsione della concorrenza, la mancanza di trasparenza del mercato e i controlli di intensità diseguale. Il convegno, inoltre, ha acceso l’attenzione sulla pratica del cabotaggio stradale, che ha profondamente cambiato il sistema del trasporto internazionale di merci all’interno dell’UE. Nel 2017, Il trasporto di cabotaggio, misurato in tonnellate-chilometro e chilometri-veicolo, ha raggiunto rispettivamente i valori del 65% e del 66% rispetto a quelli del 2013, mentre il trasporto misurato in tonnellate è aumentato del 43%.

Sempre nel 2017, in termini di prestazioni, in testa c’è la Polonia con quasi il 40% del totale del cabotaggio effettuato all’interno dell’UE, seguita da Romania, Spagna e Lituania. I dati, in generale, confermano la forte propensione dei vettori dell’Est Europa per una generale specializzazione nel campo dei trasporti internazionali e, soprattutto, nell’esecuzione di trasporti di cabotaggio stradale, che stanno condizionando tuttora lo spostamento delle merci all’interno dell’UE. Come sottolineato nel convegno, le misure varate con il pacchetto mobilità rappresentano un buon punto di partenza per il nuovo Parlamento Europeo, che dovrà lavorare ancora parecchio per cercare di arginare il fenomeno del dumping sociale, riportando il giusto equilibrio in un settore strategico come quello dell’autotrasporto.

Dopo i saluti di Francesco Adornato, Rettore dell’Università di Macerata, di Patrizio Ricci, Presidente CNA FITA e di Tommaso Vecchio, Comandante Polizia stradale di Macerata si è svolta la presentazione dei lavori curata da Stefano Pollastrelli,Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza. L’evento è stato moderato da Francesco Foresta,Docente di Diritto della circolazione e dell’infortunistica stradale. Le relazioni sono state affidate a Mauro Concezzi, CNA FITA, “La normativa unionale sull’accesso alla professione di autotraporto merci per conto terzi”, Federico Gallo, Avvocato del Foro di Padova, “Normativa sociale dell’autotrasporto”,  Fausto Fedele,Dirigente del Ministero Infrastrutture e Trasporti, “Il trasporto di merci pericolose”. Dopo il Coffe break con Carmen Telesca, Ricercatrice di Diritto della navigazione e dei trasporti, “Il Contratto Di Tasporto Internazionale di merci su strada CMR” è stata la volta delle relazioni di Riccardo Masini, CNA FITA, “Il cabotaggio stradale di merci in ambito UE” e Stefano Villamena, Professore associato di Diritto amministrativo, “Il regime sanzionatorio nell’autotrasporto di merci”.