“Con il Jobs Act abbiamo attuato quelle riforme che nessuno prima di noi aveva avuto il coraggio di fare con l’obiettivo di creare contratti stabili contro contratti fino ad oggi precari; un mercato del lavoro che finalmente ha regole chiare, certe, definite e con i costi giusti per le imprese”. Così ha esordito il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti intervenendo all’evento della CNA svoltosi al MIC di Faenza “Imprese, giovani e lavoro: le priorità per la crescita economica e sociale del Paese”, nell’ambito delle celebrazioni per il 70esimo anniversario dell’Associazione.

Durante l’iniziativa, dopo i saluti del presidente CNA della Romagna faentina, Gian Piero Zama, del sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi e del sen. Stefano Collina, sono stati premiati i progetti d’impresa presentati dagli studenti dell’ITIP “L. Bucci”, del Liceo “Torricelli” e dell’Istituto Tecnico “A. Oriani” di Faenza

“Aiutare i giovani a crescere nel mondo del lavoro – ha proseguito il Ministro – educarli a intraprendere come sta facendo la CNA, premiando le idee imprenditoriali più innovative crea valore. Per l’alternanza scuola/lavoro il Governo ha già stanziato 100 milioni e il progetto “Garanzia Giovani”, attivo da 16 mesi, ha già avuto le adesioni di oltre 800mila giovani”.

“Le aziende – ha evidenziato il direttore della CNA, Massimo Mazzavillani nella sua articolata relazione introduttiva – sono pronte ad accogliere gli studenti, ma saranno aiutate in questo sforzo aggiuntivo? Il sistema della formazione professionale sosterrà con risorse appropriate la formazione dei tutor aziendali e i processi di facilitazione di incontro tra studenti con specifici percorsi di studio e imprese ospitanti? A questo riguardo ci piacerebbe essere rassicurati”.

Alla domanda sulla riforma delle pensioni, Poletti ha affermato che il Governo sta procedendo in una logica di uscita graduale dal lavoro per produrre ricambio generazionale.

Enrico Amadei, segretario di CNA Emilia-Romagna – intervenuto alla tavola rotonda con il ministro Poletti – ha evidenziato come tre siano le misure fondamentali da adottare per una reale ripresa della nostra economia: la salvaguardia della manifattura italiana, la difesa del territorio e dell’ambiente, e lo sviluppo dei grandi servizi a partire dal turismo, che va potenziato e innovato.