Sisma, la Commissione Europea blocca il credito d’imposta

La ricostruzione post terremoto va a rilento e rischia di alimentare la desertificazione dei territori. E’ quanto sottolinea il direttore della Cna di Ascoli, Francesco Balloni. Cantieri bloccati, ricostruzione lenta per la troppa burocrazia. “Le nostre piccole imprese di costruzioni sempre più in affanno e il territorio montano a rischio di desertificazione perché più tempo si passa lontano e più si perdono i legami con i luoghi e, cosa ancor più grave, la voglia di tornare e ricostruire case, famiglie e lavoro” afferma Balloni. “Ci auguriamo che l’incertezza o un eventuale fase di transizione dopo gli ultimi eventi politici, abbia risposte rapide e determinate. Avvio cantieri e sostegno più concreto alle piccole imprese del territorio sono all’ordine del giorno dell’agenda Cna, sia a livello locale che nazionale”.

La CNA Picena presenta i numeri che evidenziano la lentezza della ricostruzione. A fine aprile le procedure di rimessa in agibilità avviate erano solo il 46% delle case con danni lievi e addirittura il 13% di quelle con danni gravi.

Nell’attesa di notizie positive e rassicuranti, la Cna Picena fa il bilancio di un anno di operatività della Cittadella delle attività di Pescara del Tronto. Realizzata con grande sforzo per ridurre al minimo soprattutto i tempi della burocrazia. La Cna Picena rileva con soddisfazione che, prendendo spunto proprio da questa azione, si sono coagulate iniziative di imprenditori già presenti nel territorio con quelle di giovani che vogliono fare impresa. Da un evento tragico a un’opportunità per rimboccarsi le maniche e per fare di più e meglio di ciò che c’era prima.

Un territorio che ha priorità sentite dalle aziende ma anche in modo molto significativo dalle popolazioni. Artigianato e commercio non sono solo fondamenti dell’impresa italiana ma anche segno di vitalità e di una comunità che, malgrado le vicissitudini, torna alla vita normale. “Combattere contro la desertificazione – conclude Balloni – è  ricreare quelle condizioni per cui le persone in quei territori abbiano la voglia di tornare. Per fare impresa, lavoro, famiglia e occupazione”.