Le organizzazioni regionali di CNA, Confartigianato, CGIL, CISL e UIL il 16 maggio scorso hanno sottoscritto l’accordo per la detassazione dei premi di risultato, con validità fine anno in corso. Tale intesa avrà efficacia sia sulle imprese che applicano contratti collettivi di lavoro sottoscritti tra le parti, sia sulle imprese associate alle organizzazioni datoriali stipulanti, sia per le società ed enti costituiti, partecipati o promossi dalle organizzazioni che hanno sottoscritto l’accordo, pertanto potranno accedervi anche le società del sistema CNA. Questo accordo rappresenta un passaggio importante nelle relazioni sindacali, in quanto permetterà alle imprese rappresentate, non solo quelle artigiane, di legare i premi di risultato ad obiettivi di miglioramento della produttività, della redditività, della qualità, dell’efficienza e dell’innovazione che siano incrementali misurabili e verificabili  in un periodo congruo espressamente previsto. A tutto ciò si aggiunge il beneficio per il lavoratore della detassazione, che consentirà un incremento delle retribuzioni nette, accrescendo in tal modo gli effetti positivi per tutte le aziende che fruiranno di questa opportunità contrattuale. L’accordo regionale prevede, inoltre, che in sostituzione del premio di risultato, in tutto o in parte, sia possibile l’erogazione di beni, prestazioni, opere, rientranti nell’ambito del welfare, resi disponibili anche avvalendosi dell’Ente Bilaterale dell’artigianato (EBER), con l’esenzione totale, in questo caso, dell’imposta sostitutiva e della contribuzione previdenziale.

Tutto ciò costituisce, per le imprese rappresentate da CNA, un importante cambiamento nella contrattazione collettiva, poiché permette di legare i premi di risultato a specifici obiettivi aziendali di produttività e innovazione, rispondendo così alle sfide del mercato, che richiedono sempre di più di collegare l’incremento delle retribuzioni all’incremento effettivo della produttività dell’azienda.

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