È stato siglato da CNA Industria un importante accordo con il Coordinamento Nazionale delle Fondazioni Universitarie (CNFU) con lo scopo di avvicinare Università e impresa per favorire processi di innovazione, formazione ed internazionalizzazione finalizzati a competere sui mercati globali e a incentivare processi di trasferimento tecnologico e ricerca applicata.

“L’accordo, rilancia la necessità di non poter fare a meno del sistema universitario per favorire progetti concreti di incontro tra mondo produttivo e mondo accademico, per favorire trasferimento tecnologico e attività formative di filiera, cogliendo le opportunità offerte dalla progettazione europea ma soprattutto avvicinando questi due mondi per aumentarne la capacità di dialogo, coinvolgendo anche imprese più piccole e meno strutturate”. Ha commentato Rodolfo Manotti, presidente provinciale CNA Industria.

In particolar modo CNA ha condiviso l’esigenza di operare in termini concreti e progettuali per superare le difficoltà di relazione e creare un ponte tra la le pmi e l’Università su tutto il territorio nazionale, come hanno sostenuto il presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino e il presidente nazionale CNA Industria Alfeo Carretti in occasione della firma dell’accordo in un convegno organizzato da CNA Industria presso l’Aula Magna dell’Università di Bologna, sui temi ‘Impresa, innovazione e ricerca’.

“L’Italia non è collocata in una cattiva posizione in Europa – continua il Presidente Manotti – a livello di innovazione. Se si analizzano le registrazioni di marchi e brevetti, ci sono ancora migliaia di imprese che hanno portato innovazione pur non brevettandola, i dati inoltre relativi alle risorse spese in ricerca e sviluppo all’interno delle micro e piccole e medie imprese, sono positivi se raffrontati a quelli europei, (Italia seconda solo alla Germania). Il problema è che il mondo della ricerca e quello della politica sottostimano l’innovazione all’interno delle pmi, necessaria quindi una comprensione di tale mondo per accompagnare politiche di semplificazione burocratica, fiscale e di sostegno al credito”.

Spesso infatti il ruolo importante delle pmi sfugge o non è mappato da statistiche e dati certi che permettano di sostenerla nelle sue dinamiche di innovazione e trasferimento tecnologico.

“Da questo accordo con il Coordinamento delle Fondazioni Universitarie – conclude il presidente provinciale di CNA Industria – ci aspettiamo che il tema dell’innovazione, di processo e prodotto, sia al centro di un sistema in cui le piccole e medie imprese siano l’attore di sviluppo, attraverso il ruolo e la mediazione dell’Associazione”.