Accumuli, apre il cantiere firmato CNA, Regione e Comune

Commozione, entusiasmo e un diffuso sentimento di speranza; questo lo stato d’animo delle tante persone presenti alla posa della prima pietra delle opere di urbanizzazione di Collespada, frazione di Accumoli in provincia di Rieti.

È il primo risultato di tre anni di impegno, degli abitanti in primo luogo, dello studio Arking e della CNA di Rieti che ha svolto un ruolo di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti.

Il progetto prevede una prima fase di lavori che termineranno a maggio 2020 e una successiva di durata triennale, con il coinvolgimento nei lavori delle imprese del territorio che riguarderà la ricostruzione dell’intera frazione con un unico cantiere.

Condivisione, collaborazione e fiducia, sono i valori ai quali i soggetti protagonisti di questo grande progetto si sono costantemente ispirati. Questa azione di ricostruzione partecipata rappresenta un modello che può essere utilizzato anche in altri cantieri del cratere reatino e contribuire a velocizzare il processo di ricostruzione.

A condividere il momento emozionante dell’apertura del cantiere, con gli abitanti e i loro portavoce, erano presenti la Sindaca di Accumoli, Franca D’Angeli, l’assessore al Lavoro e Politiche per la ricostruzione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, il Vescovo Domenico Pompili, la Direttrice dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Wanda D’Ercole e David Gori a rappresentare lo studio Arking. Per la CNA erano presenti il presidente provinciale Arnaldo Cesarini e la direttrice Vincenza Bufacchi.

“Il cantiere di Collespada – spiega l’assessore Di Berardino – è un esempio di ricostruzione basato sul positivo rapporto tra pubblico e privato, tra la Regione Lazio, il comune di Accumoli, l’Ufficio speciale ricostruzione regionale, cittadini e la CNA che nella predisposizione del progetto ha saputo far sintesi tra le istanze dei residenti e le esigenze tecniche. Inoltre, la giornata di oggi è anche il segno dell’attenzione che va rivolta alle piccole realtà territoriali che costituiscono parte attiva e integrante della rinascita e dello sviluppo dei comuni colpiti dal sisma e più complessivamente dell’intero territorio. Ora dobbiamo fare in modo che i tempi di esecuzione vengano interamente rispettati e che Collespada, con tutti i servizi, possa essere restituito ai residenti”.