A “L’Italia che Va”, l’appuntamento settimanale in onda sul Gr Parlamento, si parla di Made in Italy nel settore agroalimentare, è intervenuto Gabriele Rotini, responsabile CNA Agroalimentare che, ai microfoni della trasmissione, ha tracciato un quadro del settore.

“Nel comparto agroalimentare negli ultimi anni si è confermato un trend di crescita: il 2012 ha segnato una svolta per un settore che ha preso coscienza della propria forza, tant’è che oggi è opinione diffusa che l’agroalimentare abbia assunto il ruolo che ha avuto la moda italiana negli anni Ottanta e Novanta, ruolo che conserva tutt’ora, ma che è coadiuvato anche dall’alimentare. L’Italia, inoltre, vanta eccellenze anche per la produzione delle attrezzature e dei macchinari utilizzati nel settore”, ha esordito Rotini.

A proposito delle etichette ‘salva-spesa’ del Made in Italy, prorogate dal Governo, con l’obbligo di indicare la provenienza degli ingredienti principali dei prodotti in vendita, anche con lo scopo di tutelare il Made in Italy e aiutare l’economia, il lavoro e il territorio, Rotini ha osservato: “L’idea vincente dei Decreti interministeriali è quella di dare una corretta informazione al consumatore che, quando acquista un prodotto, deve essere consapevole che sta comprando Made in Italy autentico”, un aspetto determinante per impedire che vengano ‘spacciati’ come Made in Italy prodotti e ingredienti di bassa qualità che vengono dall’estero.

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