Aiuti di Stato, vittoria italiana a Bruxelles. Ma ora c’è un’altra battaglia da affrontare

Via libera della Commissione europea alla proroga della moratoria sui finanziamenti per piccole e medie imprese. A rendere nota la buona notizia il ministero dell’Economia. In sostanza, la Commissione non ha sollevato obiezioni sul prolungamento, previsto dal Decreto Agosto, della moratoria sui finanziamenti per le Pmi fino al 31 gennaio dell’anno prossimo e fino al 31 marzo per le rate di mutuo delle imprese del settore turistico. Lo ha ritenuto, infatti, un “aiuto compatibile ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato prevista dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

Ora CNA chiede al governo di bissare questo successo ottenuto a Bruxelles su un altro fronte: le misure contenute nel vigente Quadro temporaneo degli aiuti di Stato (Temporary Framework on State Aid) che ha reso più flessibili le norme in materia di aiuti di Stato e che chiediamo di prorogare a tutto il 2021. La Commissione avrebbe intenzione di chiudere a dicembre la felice esperienza mantenendo in vita l’anno prossimo solo la disciplina sugli aiuti di Stato alla ricapitalizzazione delle imprese non finanziarie. Su spinta di autorevoli Stati membri dell’Unione, come l’Italia, la Commissione potrebbe, però, anche cambiare idea. E prorogare, fino alla fine del 2021, altre misure a favore delle imprese, come finanziamenti fino a 800mila euro, garanzie sui prestiti fino al 100% e risarcimenti su costi fissi, retribuzioni e riduzioni dei proventi. Diversamente, esiste il rischio concreto che moltissime imprese siano costrette alla chiusura. Non avendo ancora riassestato la propria posizione finanziaria e di fronte a una crisi dalla quale non si sa quando usciremo, non saranno sicuramente in grado di sostenere l’impatto di impegni solo posticipati.

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