Alla Mostra di Venezia la Chioma di Berenice

In occasione della 78esima Mostra internazionale del cinema di Venezia, nel corso della conferenza stampa in programma oggi alle ore 17 all’Italian Pavilion, verrà presentata la 23esima edizione del Premio internazionale cinearti “La Chioma di Berenice” e verrà assegnato un riconoscimento speciale all’attore John Stellan Skarsgård, presente alla Mostra per l’anteprima mondiale del film kolossal “Dune”, in cui interpreta l’importante ruolo del barone Vladimir Harkonnen.
A consegnarlo il direttore artistico, Antonio Flamini; la presidente, Graziella Pera e il presidente di CNA Cinema e Audiovisivo, Gianluca Curti.
Il Premio cinearti “La Chioma di Berenice” è un premio cinematografico italiano assegnato annualmente dal 1998 a artigiani e artisti attivi nel mondo del cinema (acconciatori, truccatori, costumisti, scenografi, arredatori e compositori musicali), ad attori e produttori, creato e promosso dalla CNA.

John Stellan Skarsgård inizia a recitare fin da piccolo e diventa una star della tv svedese all’età di 17 anni, come protagonista della serie per ragazzi Bombi Bitt (1968). Nel 1982, col film “Den Enfaldige mördaren” di Hans Alfredson vince l’Orso d’Argento al festival di Berlino, guadagnandosi una visibilità internazionale. Il primo film in lingua inglese in cui appare è “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Philip Kaufman. Nel 1993 torna in Svezia per interpretare “Colpo di fionda” e tre anni dopo “Le onde del destino” di Lars von Trier. Nel 1997 partecipa a “Insomnia”, “Mio figlio il fanatico”, “Amistad” di Steven Spielberg, e “Will Hunting – Genio ribelle”. Diventa rapidamente uno dei caratteristi più richiesti a Hollywood, gira una media di cinque film all’anno, sempre diviso tra America e Europa, e colleziona partecipazioni a film come “Passion of Mind”, “Timecode”, “Dancer in the Dark” (ancora per von Trier), “A torto o a ragione” e “City of Ghosts” di Matt Dillon. Nel 2003 è uno dei protagonisti di “Dogville” di Lars von Trier e ricopre poi il ruolo di padre Merrin, interpretato in “L’esorcista” dal connazionale Max von Sydow, in quello che diventa “il film che visse due volte”, dando vita a due distinti e imprevisti prequel della storia originale: “Dominion – Prequel to the Exorcist” di Paul Schrader e “L’esorcista – La genesi” di Renny Harlin. Nel 2006 gira il suo primo blockbuster, “Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma”: indosserà di nuovo il costume di Bill “Sputafuoco” Turner anche nel sequel “Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo” (2007). Interpreta il pittore Francisco Goya in “L’ultimo inquisitore” (2006) di Milos Forman e partecipa al musical “Mamma Mia!”. Nello stesso anno appare come guest-star in tre episodi della serie tv Entourage. Nel 2011 è il volgare boss di Kirsten Dunst in “Melancholia”, nella sua ennesima partecipazione a un film di Lars von Trier, che gli affida anche il ruolo dell'”ascoltatore” nei due “Nymphomaniac” (2013). Nello stesso anno è Martin Vanger nella trasposizione di “Millennium – Uomini che odiano le donne”, diretta da David Fincher. Nel 2012 interpreta il dottor Selvig in “The Avengers”, ruolo che riprende in “Thor: The Dark World” (2013) e in “Avengers: Age of Ultron” (2015). Nel 2013 è stato coprotagonista de Le due vie del destino e il principe di Verona nel “Romeo & Juliet” di Carlo Carlei. E’ il Granduca nella “Cenerentola” di Kenneth Branagh (2015). Ha anche interpretato “Il nostro traditore” tipo, con Ewan McGregor, dove è l’oligarca russo Dima.