Richiami OSA: sistema di informazione ai consumatori

 

   Il Ministero della Salute con la circolare, di cui in allegato, comunica che si è conclusa la realizzazione del sistema informatico e la costruzione della specifica area del portale del Ministero per la pubblicazione dei richiami. Considerato che tutte le Regioni hanno fatto pervenire i nominativi dei referenti designati, il sistema di pubblicazione dei richiami degli alimenti non conformi da parte degli O.S.A. ( Operatori del Settore Alimentare) , diverrà operativo dal 1 gennaio 2017.

Gli Operatori del Settore Alimentare (OSA) sono individuati dal Regolamento (CE) 178/2002 come i responsabili della sicurezza degli alimenti. Il Regolamento, che istituisce il sistema rapido di allerta europeo (RASFF), stabilisce che nei casi in cui un prodotto rappresenti un rischio per la salute, l’OSA deve adottare le misure di ritiro e di richiamo. 

La prima misura si riferisce all’obbligo per l’OSA di informare i suoi clienti sulla non conformità riscontrata ed a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè ad informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante apposita cartellonistica da apporre presso i punti vendita.

Il Ministero della salute, per una sempre maggiore attenzione ai consumatori, ha resto disponibile una specifica area del portale per la pubblicazione dei richiami degli OSA. Con le Regioni sono stati concordati il “Modello standard per i richiami” e la procedura da adottare. Quest’ultima prevede che, nei casi di un alimento a rischio, l’OSA deve compilare il Modello e trasmetterlo alle Autorità sanitarie competenti (ASL e Regioni) che, dopo le opportune verifiche, provvederanno alla pubblicazione sul portale del Ministero.

Consulta:

Allerta rapido (RASFF)

 

Il meccanismo delle comunicazioni rapide, sempre più numerose negli ultimi anni, è uno strumento essenziale per la valutazione di eventuali rischi e per la tutela del consumatore.
Per notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti o mangimi è stato istituito il sistema rapido di allerta comunitario, sotto forma di rete, a cui partecipano la Commissione Europea, l’EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare) e gli Stati membri dell’Unione.

Il sistema di allerta comunitario trova il fondamento giuridico nella Direttiva 92/59/ CEE del consiglio europeo recepita coldecreto legislativo 115/95, relativa alla sicurezza generale dei prodotti e nel Regolamento CE 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare.

Il Ministero, con propria Circolare prot. 606/20.1/3/1110 del 15 maggio 2003, ha fornito indicazioni ai propri uffici periferici (UVAC, PIF, USMA) e alle Regioni e Province Autonome, in ordine alle competenze e alle modalità operative in caso di riscontro di “frode tossica o di prodotti nocivi o pericolosi per la salute pubblica” e ha invitato le Regioni e Province Autonome a predisporre un proprio sistema di allerta, per assicurare il flusso delle comunicazioni tra centro e periferia, nonché per fornire gli opportuni indirizzi alle Aziende Sanitarie Locali. L’Ufficio VIII della Direzione Generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali è il punto di contatto italiano per il sistema di allerta comunitario.

Il flusso delle “allerte” deve garantire sia la completezza delle informazioni che la tempestività della comunicazione.
Ciò si realizza con apposite procedure operative che prevedono:

  • schede di notifica standard (completezza delle informazioni)
  • uso della posta elettronica (tempestività della comunicazione).

Le notifiche vengono comunicate e condivise tra gli Stati membri via rete, in tempo reale.

L’attività del sistema di allerta prevede il ritiro di prodotti pericolosi per la salute umana o animale. 
Nel caso di rischio grave ed immediato (esempio tossina botulinica), oltre a disporre immediatamente il sequestro dei prodotti tramite l’intervento del Comando Carabinieri della Sanità e degli Assessorati Regionali, la procedura di emergenza può essere integrata con comunicati stampa.
In questo caso vengono informati i cittadini sul rischio legato al consumo di un determinato prodotto e sulle modalità di riconsegna dell’alimento alla ASL territorialmente competente. 

Dal 31 gennaio 2011 con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) n.16/2001 recante disposizioni di applicazione relative al sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi è necessario utilizzare i modelli di notifica, di seguito elencati, predisposti dalla Commissione europea.

La Commissione Europea ha istituito sul proprio sito uno spazio apposito per la consultazione on line delle notifiche settimanali, weekly overview of alert and information notifications, trasmesse dai paesi della comunità.

Il sito web consente di conoscere le notifiche settimanali già in corso divise in:

  • new alert notification per i prodotti a rischio che sono sul mercato europeo
  • new information notification per i prodotti non presenti sul mercato europeo o già sottoposti a misure di controllo dal paese interessato.

Si tratta di una tabella riassuntiva, da considerare una ulteriore fonte di informazione, attraverso la quale gli enti sanitari territoriali interessati possono direttamente venire a conoscenza delle notifiche.