Alto Adige, cinque punti per blindare l’economia e rilanciarla

“È arrivato il momento di non perdere tempo in chiacchiere. Proponiamo di mettere in campo un piano straordinario fatto da cinque punti importanti. Un piano che serve per dare una prospettiva soprattutto ai giovani. Questa è una crisi che durerà anni. Serve un progetto chiaro e preciso, con metodi nuovi ed innovativi, per dare una mano all’economia, che non significa solo alle aziende in crisi ma anche alle famiglie in difficoltà”. Con queste parole il presidente di CNA-SHV, Claudio Corrarati, accoglie l’appello del presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, affinché si lavori tutti insieme per superare la crisi, e lancia un “Piano Südtirol 2021-2023”.

Il “pacchetto” di CNA-SHV consta di cinque proposte per il futuro:

  1. Rendere tangibile il concetto di lavorare insieme tramite la creazione di una commissione permanente e straordinaria per la gestione della crisi, con il coinvolgimento delle Parti sociali;
  2. Rendere l’acquisto di beni e prodotti locali un modello continuativo e strutturato attraverso agevolazioni per cittadini e imprese;
  3. Attivare un programma straordinario pluriennale per supportare l’economia nella ripresa con un sistema di aiuti mirati alle effettive difficoltà, legate al calo di reddito su base annua o di più annualità;
  4. Partire subito con un Piano Marshall per la semplificazione, prediligendo il sistema delle autocertificazioni nei rapporti con la Pubblica amministrazione;
  5. Promuovere uno choc di liquidità sul mercato finanziario altoatesino per dare subito respiro alle ditte.

“Lo possiamo e lo dobbiamo fare – sottolinea Corrarati – La nostra autonomia venga utilizzata per dimostrare come siamo capaci di risolvere e prevenire. Tutti insieme, come chiede il presidente Kompatscher, ovvero comprendendo fino in fondo che i settori economici sono collegati tra loro e non sono in contrapposizione o in competizione nella ricerca di fondi che, ad oggi, sembra siano poco disponibili. Un solo tassello della nostra economia che va in crisi, mette tutti in difficoltà. È arrivato il momento di dimostrarci comunità unita e di <osare>, cercando risorse anche oltre le normali liturgie di bilancio”.