Riqualificazione, banda larga, sicurezza, superamento del massimo ribasso e lotta all’abusivismo, gli investimenti prioritari. 

“In questi anni di durissima crisi la tenacia dell’imprenditoria locale è stato un punto di forza che ha sorretto il sistema economico del nostro territorio. Gli imprenditori artigiani e le pmi hanno dimostrato con i fatti la volontà di resistere. E’ il momento di dar loro una boccata di ossigeno”.

Nunzio Dallari, presidente della CNA Reggiana, a seguito delle prime riunioni di presentazione dei Bilanci di previsione 2016, ribadisce ai sindaci dei Comuni della nostra provincia quali sono le priorità per far ripartire il sistema imprenditoriale locale, come già sostenuto nel documento redatto dall’Associazione in occasione degli incontri territoriali con tutte le amministrazioni locali.

“Ci preme sottolineare due importanti novità – continua Dallari – l’abolizione della Tasi sull’abitazione principale e dell’Imu sui terreni agricoli e sui macchinari “imbullonati” e il superamento del Patto di Stabilità, che ha di fatto bloccato negli ultimi anni gli investimenti pubblici con grave danno di imprese e cittadini. Inoltre nella definizione dei nuovi bilanci 2016, il passaggio al nuovo sistema contabile armonizzato ha determinato consistenti avanzi di amministrazione, che sommati a quelli degli anni precedenti consentiranno a molti Comuni di avere a disposizione importanti risorse da destinare a investimenti”.

Dove intervenire sfruttando queste opportunità? CNA sostiene la necessità di continuare a investire a favore della riqualificazione del territorio, su manutenzione ordinarie e straordinarie, su infrastrutture fondamentali come la fibra ottica nelle aree artigianali e industriali.

“Se oltre ai contributi camerali, anche i Comuni mettessero delle risorse a disposizione – sostiene Nunzio Dallari – ci sarebbe una forte accelerazione nella dotazione infrastrutturale delle nuove tecnologie, di cui le imprese hanno bisogno al pari della manutenzione stradale”.

Un’attenzione particolare merita il problema della sicurezza: servizi di illuminazione efficienti “combinati” con l’incremento e la messa a sistema degli impianti di videosorveglianza di nuova generazione garantiscono risparmio energetico e maggior controllo del territorio.

Protocolli tra Unioni dei Comuni e forze dell’ordine vanno sostenuti e sollecitati – conclude il Presidente CNA – per un efficace coordinamento dei sistemi e delle informazioni tra i territori: la criminalità non distingue certo  i confini comunali. Questi interventi pubblici, non smettiamo di ricordarlo, devono stare dentro un contesto di  “legalità”, che veda il superamento delle gare al massimo ribasso e l’attuazione della proposta del criterio della valutazione dell’offerta più vantaggiosa, che tenga conto anche della capacità operativa della singola impresa per dare più spazio alle aziende locali. Il tutto senza dimenticare la necessità di rafforzare la lotta all’abusivismo che sta dilagando in tutti i settori economici”.