L’azione di sensibilizzazione che CNA Reggio Emilia sta portando avanti sui tavoli delle Unioni dei Comuni della provincia e nel comitato territoriale di Iren in merito allo spacchettamento degli appalti in lotti per non escludere i piccoli, è pienamente condivisa anche a livello nazionale. Il segretario generale CNA Sergio Silvestrini è intervenuto sulla riforma degli appalti già votata in Senato, chiedendo di seguire le modalità operative già adottate da altri paesi europei che hanno imposto l’obbligo della suddivisione dei maxi appalti in lotti, requisiti finanziari parametrati alle dimensioni dell’appalto e norme di tutela del subappalto”.

A parlare è Giorgio Francia, presidente CNA Area Val d’Enza, che ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci dell’Unione dei Comuni delle Colline Matildiche (Albinea, Quattro Castella e Vezzano) Andrea Tagliavini e Nico Giberti, nell’ambito di un programma di sensibilizzazione degli amministratori locali sui temi più importanti per lo sviluppo delle imprese del territorio.

Temi centrali dell’incontro, oltre alla suddivisione degli appalti, sono stati fiscalità, lotta all’abusivismo e la replica del progetto pilota “banda larga” di CNA.

In merito a lavoro e appalti, il sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini, interlocutore privilegiato in quanto delegato alle Infrastrutture e alla mobilità in Provincia, ha dichiarato che c’è una crescente attenzione verso l’assegnazione dei lavori pubblici attraverso il sistema delle white list. Non solo: l’albo dei fornitori verrà formato rispettando il principio della rotazione e della territorialità per consentire la partecipazione a un numero maggiore di imprese locali.

Sul piano della tassazione locale, CNA ha ribadito il concetto di pressione fiscale come elemento di competitività del territorio. “I Comuni devono tener conto del carico tributario complessivo delle imprese – ha spiegato il presidente Giorgio Francia – e se una tassa è deducibile o meno. La “tassa sulla tassa” è un principio odioso e non più sostenibile dalle nostre imprese”.

E’ stata proprio l’Associazione di Via Maiella a segnalare, infatti, in che modo è possibile ridurre il carico fiscale giocando sul mix Tasi-Imu: l’Imu è detraibile al 20%, la Tasi al 100%. A conti fatti, anche i Comuni che decidono di aumentare le aliquote, agendo solo sulla Tasi possono far sì che l’aumento gravi di meno sulle imprese, che possono scaricarla totalmente. Nel caso in cui non ci siano aumenti, utilizzando questo accorgimento le imprese potrebbero addirittura pagare qualcosa in meno.

Un suggerimento che alcuni Comuni della provincia hanno già colto.

Infine, i sindaci dell’Unione colline matildiche hanno espresso interesse per il protocollo d’intesa per la lotta all’abusivismo, proposto da CNA a tutti i sindaci e le associazioni di categoria provinciali, e per il progetto CNA “Banda Larga” applicato con successo nella zona artigianale di Quattro Castella, con la volontà di replicarlo, dopo le verifiche di fattibilità necessarie, nella zona Botteghe di Albinea.