Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato concepito per finanziare la riqualificazione dei lavoratori attraverso la formazione, la concessione d’indennità di trasferimento e la creazione di imprese per ricollocare i lavoratori che a causa della globalizzazione o di qualche crisi economica si trovino disoccupati.

Il 22 ottobre il Parlamento europeo ha approvato quasi all’unanimità, 516 voti a favore e 23 contrari, una modifica a tale fondo al fine d’inserire fra i beneficiari anche i lavoratori che saranno toccati dalla Brexit, ovvero i licenziamenti causati direttamente dall’uscita senza accordo, ma anche quelli indiretti, dovuti ad esempio a ripercussioni sui modelli aziendali, dalla mancata crescita economica o occupazionale riconducibile alla Brexit. La modifica entrerà in vigore dal giorno successivo all’uscita della Gran Bretagna solo nel caso in cui non sia stato raggiunto un accordo sulla Brexit.

La procedura per beneficiare del FEG richiede che venga inoltrata una domanda che sarà successivamente valutata dal Parlamento e dagli Stati Membri.

Il testo approvato è disponibile al seguente LINK

L’Ue e il Regno Unito sono riusciti a trovare entro la fine del periodo di transizione della Brexit un accordo sulle loro future relazioni commerciali e politiche. In particolare, l’intesa raggiunta stabilisce un Accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra l’Ue e il Regno Unito che…
In vista del termine del periodo di transizione Brexit, il prossimo 31 dicembre 2020, la Direzione generale della Commissione europea per la fiscalità e l’unione doganale (DG TAXUD) ha avviato una campagna informativa mirante a sensibilizzare le imprese di tutta Europa, in particolare le PMI, e ad…
Garantire che tutte le parti interessate e le pubbliche amministrazioni siano pronte e ben preparate per i futuri cambiamenti dei rapporti con il Regno Unito dopo il termine del periodo di transizione. È questo lo scopo della Commissione europea nell’ambito dei difficili negoziati sulle relazioni…