Approvata il 28 giugno 2016, è stata inviata alle Camere e al Consiglio di Stato per il relativo parere. Sarà adottata senza necessità di Decreto Ministeriale (MIT), con esclusivo atto dell’A.N.AC., come previsto dall’art. 36 del Codice.

Affidamenti diretti con più preventivi e imprese a rotazione.

Appalti fino a 40 mila euro affidabili in via diretta, ma con almeno due preventivi; rotazione delle imprese scelte per le negoziazioni; requisiti adeguati per le piccole, medie e micro imprese, ma senza rinunciare alla qualità delle prestazioni; criteri reputazionali applicabili anche per contratti fino a 40 mila euro. Sono queste alcune delle principali indicazioni fornite dall’Autorità nazionale anti corruzione (Anac) con le proposte di linee guida approvate nel consiglio del 28 giugno e messe sul proprio sito martedì 5 luglio, relative alle procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici.

Il provvedimento è stato varato in base all’articolo 36, comma 7, del nuovo codice dei contratti ed è stato trasmesso, come le altre linee guida, alle commissioni parlamentari competenti di camera e senato e al consiglio di stato, che invieranno i propri pareri, ancorché  non previsti dal nuovo codice. Soltanto dopo i pareri saranno approvate in via definitiva e diverranno quindi operative, anche se nulla toglie alle stazioni appaltanti di fare riferimento a queste.

Nel documento si precisa che le stazioni appaltanti possono comunque ricorrere, nell’esercizio della propria discrezionalità, alle procedure ordinarie in luogo di quelle negoziate o semplificate; <<qualora le esigenze del mercato suggeriscano di assicurare il massimo confronto concorrenziale>>. Fra le indicazioni generali date dall’Authority va segnalata quella riguardante le  “realtà imprenditoriali di minori dimensioni”: in relazione ad esse (le imprese) l’Anac ha chiesto di fissare i <<requisiti di partecipazione e criteri di valutazione che , senza rinunciare al livello qualitativo delle prestazioni, consentano la partecipazione anche delle micro, piccole e medie imprese, valorizzandone il potenziale.

Nei contratti di importo fino a 40 mila euro si prevede che vi debbano essere almeno due preventivi, che si possano richiedere requisiti economico-finanziari  e tecnico-organizzativi e che, in caso di soggetti  <<parimenti qualificati sotto il profilo delle capacità  tecnico- professionali>, la stazione appaltante possa indicare, quale criterio preferenziale di selezione, indici oggettivi basati su accertamenti definitivi concernenti il rispetto dei tempi e dei costi nell’esecuzione dei contratti pubblici, ovvero i criteri reputazionali di cui all’art. 83, comma 10, del Codice>>. Non si applica ai contratti di modesta entità il termine di <<stand- still>> (35 giorni prima di stipulare il contratto).

Per i contratti di lavori di importo pari o superiore a 40 mila euro e inferiore a 150 mila euro o di servizi e forniture di importo pari o superiore a 40 mila euro e inferiore alle soglie europee, alla procedura negoziata si devono chiamare almeno cinque operatori economici, ove esistenti, individuati sulla base di indagini di mercato  o tramite elenchi di operatori economici nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti (10 per contratti fino a un milione). In questi casi ci sono tre momenti chiave della procedura: lo svolgimento di indagini di mercato o consultazione di elenchi per la selezione di operaoti economici  da invitare al confronto competitivo; il confronto competitivo tra gli operatori economici selezionati ed invitati; la stipulazione del contratto.

Per la pubblicità degli avvisi l’Anac ha precisato che la stazione appaltante deve pubblicare un avviso sul profilo di committente, nella sezione <<amministrazione trasparente >> sotto la sezione <<bandi e contratti o ricorrere ad altre forme di pubblicità. (Fonte: ItaliaOggi).