E’ stata una giornata magica quella cominciata nel pomeriggio di sabato 11 luglio e terminata prima di mezzanotte. Oltre 10.000 persone hanno partecipato all’Arcipelago degli ARTIGIANI in SPIAGGIA, evento organizzato dalla CNA nei 14 bagni di Pinarella di Cervia (zona sud), nell’ambito del programma “Starbene in Romagna”, svolto con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna. La manifestazione è stato davvero gradita da tutti: bambini, famiglie, giovani e anziani, a dimostrazione che iniziative di qualità possono portare nuova linfa e nuove idee al turismo romagnolo.

Trenta artigiani romagnoli del settore artistico, del benessere e alimentare hanno garantito l’unicità dell’evento: degustazioni, laboratori, attività di gioco, spettacoli con i buskers, musica, aperitivi e cene del “cuore” (cioè con i prodotti tipici romagnoli), meeting sulla salute e sull’educazione stradale, valorizzazione dello sport (Pinarella Calcio e Nordic Walking), concerti al tramonto e tanto altro hanno fatto diventare Pinarella di Cervia una piccola Malibù beach del gusto e della bellezza. Dimostrando ancora una volta che, quando la Romagna si mette in rete, la spiaggia può essere un elemento di ricchezza e promozione per tutto il territorio. I commenti di tanti turisti sono stati: “solo in Romagna potete fare cose così belle”.

La stessa apertura serale, concessa in deroga dall’Amministrazione comunale di Cervia – come previsto dalle ordinanze – non ha rappresentato un problema o creato difficoltà ad altre imprese ma, anzi! è stata una piacevole opportunità in più per tutto il territorio.

I 14 stabilimenti balneari, tutti piccoli (nessuno oltre i 40 m. di larghezza) hanno dimostrato che non è la dimensione della concessione a fare la qualità dell’evento ma la capacità delle imprese di fare rete, la qualità del lavoro di ognuno, la passione, l’organizzazione. Per questo riteniamo che una eventuale apertura della spiaggia nella stagione 2016 – cosa di cui si discuterà a settembre – non possa essere riservata solo a stabilimenti molto grandi – come proposto da un’Associazione – ma debba essere lasciata alla libertà di scelta delle imprese con il mercato che farà da valutatore dei progetti in campo.

Sappiamo bene, tra l’altro, che la maggioranza degli stabilimenti balneari cervesi non è interessata ad aperture serali continue ma a gestire al meglio eventi, manifestazioni, rapporti con la clientela e con il mondo alberghiero, consentendo così un allargamento e una qualificazione dell’offerta turistica cervese. L’apertura serale della spiaggia può diventare un’arma in più per il turismo se pensata proprio in accordo con il sistema ricettivo e turistico in generale, scegliendo la strada di un’offerta soft e di qualità, collegata il più possibile con il resto del territorio e capace di rifiutare non la musica, il divertimento, l’intrattenimento e lo starbene ma il caos, la volgarità o le discoteche in spiaggia.

I tempi sono maturi per una piccola rivoluzione a Cervia, nell’interesse di tutti.