Arrivano le prime adesioni e le prime importanti manifestazioni di interesse da parte dei Consorzi degli autotrasportatori, alla class action che Fita Cna – unica in tutta Italia – ha messo in piedi contro il cartello delle grandi case costruttrici di veicoli pesanti, già sanzionato dalla UE, che nel periodo 1997-2011 ha consentito di vendere gli stessi veicoli con sovrapprezzi dal 20 al 30% causando enorme danno agli autotrasportatori.

L’approvazione verso questa azione risarcitoria è stata manifestata nel corso dell’assemblea Fita Cna svoltasi ad Ancona. La class action, in mano ad una struttura nazionale specializzata, potrebbe consentire a chi ha subìto questo danno economico di ottenere un significativo rimborso sul prezzo di acquisto dei camion immatricolati nel periodo considerato.

Inoltre, nel corso dell’assemblea, Fita Cna ha ufficializzato la costituzione di un nuovo servizio di consulenza legale specializzato per l’autotrasporto, che si occuperà di ricorsi su verbali, contrattualistica, recupero crediti e vertenze varie con la committenza.

“Considerando gli anni di crisi che pesano sul groppone dell’autotrasporto – afferma il responsabile provinciale Fita Cna Fausto Bianchelli – quelle che abbiamo adottato sono tutte misure fondamentali per la sopravvivenza del settore, sempre più alle prese con enormi difficoltà”.

Tra queste, non va dimenticato il nuovo sistema di responsabilità solidale del committente dopo il definitivo accantonamento dei costi minimi di sicurezza a seguito di una sentenza della Corte di Giustizia UE. “Proprio su tale tema – specifica Bianchelli – i trasportatori si sono espressi affinché a livello nazionale ed europeo si pervenga ad un sistema di tariffazione dei servizi di trasporto che tenga conto dei costi incomprimibili ed indipendenti dalle imprese, quali il carburante ed i pedaggi autostradali”.

Infine, l’assemblea ha discusso, con estremo interesse dei presenti, del sistema di incentivi previsto da un recente decreto ministeriale finalizzato allo svecchiamento del parco veicolare, prevedendo incentivi a fondo perduto per l’acquisto di mezzi nuovi Euro 6. “Ricordiamo – conclude Bianchelli – che tale misura persegue anche l’importante obiettivo della sicurezza stradale e della tutela ambientale a beneficio di tutti”.