Ascoli Piceno, CNA in rosa per la prima volta - Assemblea CNA territoriale

Si è svolta sabato l’assemblea elettiva di CNA Ascoli Piceno che, prima volta nella sua storia, ha assegnato il timone a un’imprenditrice donna. Sarà Arianna Trillini, imprenditrice del settore abbigliamento e accessori moda, a guidare l’associazione territoriale per i prossimi quattro anni. Riconfermato il direttore generale della struttura territoriale, Francesco Balloni. Mentre il presidente uscente, Luigi Passaretti, resta nella “famiglia” CNA in qualità di presidente regionale del settore formazione.

All’evento hanno partecipato Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA; il presidente della Camera di commercio delle Marche e vicepresidente nazionale della nostra Confederazione, Gino Sabatini; il direttore generale del confidi Uni.Co, Paolo Mariani; il presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari; il Magnifico rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori; l’assessore al Bilancio e alla Ricostruzione della Regione Marche, Guido Castelli. Ha concluso l’assemblea il campione nazionale e mondiale di pallavolo, Andrea Zorzi, che ha parlato di “Errori e ripartenze, la vera anima dello sport”.

Nel corso della tavola rotonda, moderata dal capo redattore del “Corriere Adriatico” di Ascoli Piceno, Mario Paci, dirigenti CNA, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, delle università e delle banche hanno approfondito i temi legati a una ripresa efficace e duratura per il territorio. Dopo la crisi. Dopo il terremoto. Dopo la pandemia. Istituzioni, banche e associazioni – concordano Sabatini, Cesari e Mariani – devono davvero essere vicini al territorio, alle sue imprese e alle esigenze di cittadini e operatori economici. Banca del territorio non può essere solo un concetto astratto. Deve essere fatto di persone e operatori professionali che si interfacciano con esigenze e aspirazioni di altre persone, soprattutto se imprenditori o aspiranti tali.

Così come sulla formazione hanno messo l’accento Luigi Passaretti e Gian Luca Gregori: “Formazione è sinonimo di speranza per il futuro. Ma formazione e sinergia con le imprese vuol dire anche fare i conti con quello che c’è sul territorio. Eccellenze, sicuramente sì, ma con aziende molto piccole. Spessissimo sotto i cinque dipendenti. A questo modello dobbiamo fare riferimento altrimenti crolla il sistema territoriale. E se crolla non fa certo differenze fra chi è micro, piccolo, medio, grande o grandissimo”.

A Francesco Balloni, direttore generale riconfermato dall’Assemblea elettiva, il compito di sintetizzare l’azione che in questi ultimi anni ha messo in campo la CNA con tutte le sue specifiche competenze al servizio di imprese e cittadini. “Non è un vanto ma un segnale di vicinanza – ha sottolineato Balloni –  sempre più artigiani, commercianti e liberi professionisti si avvicinano al nostro sistema. Stesso trend positivo per le pratiche del patronato Epasa-Itaco e per il nostro Caf. In aggiunta a quello che da sempre facciamo per ambiente e sicurezza sul lavoro. Chi resiste, e nel Piceno per merito della caparbietà dei nostri imprenditori resistiamo, ha sempre più bisogno di risposte chiare, precise e immediate. Noi siamo il tramite con la cosiddetta burocrazia e non è un lavoro facile se non arriveranno azioni concrete riguardo a snellimento di procedure e velocizzazione delle pratiche”.

A conclusione dell’Assemblea della CNA territoriale la nomina di Arianna Trillini a nuovo presidente dell’Associazione, che ha riassunto così le linee guida del mandato appena ricevuto. “I giovani, le donne e il fare impresa. Per i giovani niente ipocrisie, ma vanno affiancati, formati. E poi dobbiamo dargli spazio. Non può nascere niente di veramente positivo senza un uomo e una donna che vanno insieme a fare il loro lavoro. Per questo – conclude la neopresidente – per le donne, non può fare fede solo il tempo che possono dedicare al lavoro, considerando anche gli altri impegni di famiglia e cura, ma ciò che in quel tempo riesce a dare con la sua creatività, la sua caparbietà e quel qualcosa in più che significa essere donna. Che sia dipendente, professionista o titolare d’impresa”.