Cna Fita sta promuovendo una class action contro le case costruttrici di veicoli commerciali e industriali, recentemente condannate dall’Antitrust ad una sanzione di tre miliardi di euro, la più alta mai comminata nella storia dell’Unione Europea. La multa è stata decisa per punire comportamenti illeciti di una serie di costruttori, riscontrati in un periodo di tempo che va dal 1997 al 2011. Quattordici anni, in cui i vertici dei vari marchi si sono incontrati e accordati su aumenti dei prezzi e tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento. Su questo importante argomento, è convocata per venerdì 16 settembre prossimo, alle 20,30, presso la sede provinciale della Cna in via Caldirolo, l’assemblea provinciale degli autotrasportatori associati alla Cna per esaminare, più nel merito, i termini dell’azione collettiva risarcitoria contro il cartello dei costruttori di camion. Interverranno: Claudio Marzola, presidente provinciale Cna Fita, Giovanni Scoccini, dello Studio Legale Scoccini & Associati e Lorenzo Folli, responsabile provinciale Cna Fita.

La Commissione Ue ha, infatti, specificato che le persone, o imprese vittime del comportamento anticoncorrenziale possono adire i tribunali degli Stati membri per richiedere il risarcimento dei danni subiti. Il danno risarcibile consiste nel sovraprezzo causato dal cartello (che si presume sia compreso fra il 10 ed il 20% del prezzo di acquisto ). I soggetti interessati sono coloro che hanno acquistato dalle case costruttrici coinvolte camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) e/o grandi dimensioni (oltre le 16 tonnellate) nel periodo indicato.