Ferve in questi giorni ferve il dibattito su come reagire all’ipotesi di aste sugli stabilimenti balneari. Un dibattito che può certamente essere utile ma che non deve far dimenticare l’impegno centrale di difesa delle attuali imprese balneari.

CNA Balneatori sta proseguendo la sua attività sindacale contro le aste: nello specifico, ha incontrato l’assessore regionale al turismo dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini e il responsabile delle Regioni sul turismo, Giovanni Lolli e, tra pochi giorni, incontrerà l’assessore al turismo della Liguria, Marco Scajola per continuare la sua campagna di ricerca di alleanze – di ogni parte politica – per difendere i balneari. Questi incontri si svolgono in prossimità della riunione tra le Regioni italiane, prevista a Roma il 17 febbraio, e assumono un rilievo nazionale per la questione balneare italiana al fine di condividere una posizione – con le Regioni – che parli con chiarezza all’Esecutivo Renzi e che consenta la ripartenza del negoziato sul cosiddetto “doppio binario”: aste per le nuove concessioni, proroga per le vecchie.

Per noi questo periodo congruo deve essere di almeno 30 anni per le attuali imprese balneari. Tempo, questo, altresì necessario per tentare di assodare in sede comunitaria la non inerenza della Direttiva Servizi con il comparto delle concessioni demaniali marittime.

Anche l’attesa per la sentenza della Corte di Giustizia europea, imminente, non deve far pensare che la questione aste sia dietro l’angolo. Si tratta di una risposta su due casi specifici, in mezzo dovrà esserci un provvedimento del Governo – per il quale lotteremo perché sia il migliore possibile – e ulteriori battaglie giuridiche e politiche in ogni ambito italiano ed europeo.

L’impegno contro le aste è un impegno a favore del turismo e, quindi, vediamo di buon occhio ogni collaborazione tra le categorie – in primis con il mondo del ricettivo – che va in questa direzione, allo scopo di impedire che lo scippo delle concessioni porti all’aumento dei costi dei servizi di spiaggia, alla sostanziale privatizzazione di molte concessioni e continui a impedire investimenti e innovazione sempre più necessari per il turista.

Proprio di questo parleremo il 2 marzo prossimo a Cervia (ore 17,30 Saletta Piazza 25 Aprile), unendo un ragionamento sui temi locali – l’apertura della spiaggia come elemento positivo per la località e contro ogni forma di sballo e disturbo alle altre attività turistiche – con informazioni specifiche anche sui temi legati alla Bolkestein (dopo la riunione delle Regioni il 17 febbraio e la pronuncia della Corte di Giustizia europea di fine mese).

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