Il 17 dicembre 2018 la CNA e le altre organizzazioni datoriali, insieme a CGIL, CISL e UIL hanno sottoscritto un accordo interconfederale per ampliare e migliorare la fruibilità degli strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori operanti nelle aziende artigiane colpite dalla crisi attraverso il Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato (FSBA).

Il Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato (FSBA), costituito per volontà delle parti sociali il 30 novembre 2012 ed autorizzato ad operare nel 2015 dai Ministeri dell’Economia e del Lavoro, riguarda circa 800.000 lavoratori delle imprese artigiane, andando a colmare un vuoto per un comparto storicamente privo di strumenti legislativi per il sostegno al reddito.

Come previsto dalla legislazione vigente, dal 1° gennaio 2016, il Fondo prevede l’obbligo di versamento di un contributo pari allo 0,60% per dipendente, calcolato sulla retribuzione imponibile previdenziale. Il contributo e le prestazioni sono dovuti da tutte le aziende artigiane, anche con un numero di dipendenti inferiori ai cinque. Ad oggi il Fondo ha garantito il sostegno al reddito a 13.646 lavoratori.

Grazie alla sottoscrizione dell’accordo, che ha natura sperimentale per il 2019, la prestazione di sostegno al reddito riconosciuta per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa passa da 13 a 20 settimane. Inoltre, per poter accedere alle prestazioni, non sarà più necessario che il lavoratore abbia esaurito ferie e permessi residui.

Grande soddisfazione esprime il presidente di FSBA, Fausto Cacciatori, per un ulteriore passo di un percorso che la CNA, prima fra tutte, ha fortemente voluto e favorito, per sostenere le imprese nei periodi di crisi e non disperdere il patrimonio di competenze in esse presenti.