Riportiamo di seguito l’editoriale del presidente di CNA Fita, Patrizio Ricci, pubblicato sul numero di maggio di TIR, la rivista ufficiale dell’autotrasporto italiano.

 

In un contesto economico complesso e in continua evoluzione, l’importanza della concertazione tra le associazioni di categoria e il Governo si è nuovamente dimostrata cruciale.

L’ultimo incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha evidenziato come il dialogo e la cooperazione possano tradursi in risultati tangibili per le imprese del settore.

Durante la riunione del 3 aprile scorso, infatti, sono state annunciate misure significative, tra cui la ripartizione del fondo per il sostegno dell’autotrasporto, l’assegnazione di un nuovo e consistente fondo per il rinnovo del parco veicolare nonché la revisione di normative che, se attuate, potrebbero apportare benefici ai processi di carico e scarico, ai tempi di pagamento e, infine, agevolare l’ingresso di nuovi autisti nel mercato. Questi provvedimenti rappresentano una boccata d’ossigeno per le aziende, che si trovano a fronteggiare sfide sempre più ardue.

Il merito di tali risultati va attribuito alla disponibilità al dialogo delle associazioni di categoria, che hanno dimostrato di saper mettere da parte le differenze pur di perseguire obiettivi comuni. La concertazione, dunque, si manifesta come una pratica vincente, in grado di unire le forze e di far sentire la voce degli operatori del settore in modo univoco e potente.

Tuttavia, è essenziale che le sigle sindacali abbandonino la frammentazione che talvolta le caratterizza. Un atteggiamento più coeso rafforzerebbe il dialogo con il Governo, creando un clima di fiducia e collaborazione.

Dall’altra parte, l’Esecutivo ha la responsabilità di mantenere un canale di comunicazione aperto e strutturato, contribuendo così a prevenire conflitti e tensioni che potrebbero compromettere la stabilità del settore

Ci auguriamo che il Governo continui a rispettare i principi di concertazione che sono stati faticosamente costruiti nel tempo.

Qualsiasi passo indietro in questo senso rappresenterebbe una sconfitta non solo per l’Esecutivo, ma anche per le imprese e per il Paese intero.

La via del dialogo è l’unica che può portare a un futuro condiviso e prospero per tutti gli attori coinvolti nel settore delle infrastrutture e dei trasporti.

Patrizio Ricci – presidente nazionale CNA Fita