ricci Trasporti, il grido di allarme delle imprese del Piceno

“Abbiamo voluto portare ordine dove prima regnava  ‘fantasia contributiva’.” Così Patrizio Ricci, presidente di CNA Fita, descrive l’obiettivo dell’accordo integrativo siglato in Lombardia tra le associazioni artigiane del trasporto merci e le sigle sindacali. Un’intesa che mira a migliorare le condizioni di lavoro degli autisti, introducendo criteri retributivi più chiari e uniformi, in linea con quanto previsto dal rinnovo del contratto nazionale di settore.

In un’intervista a Radio 24, Ricci ha spiegato come il nuovo accordo regionale superi la frammentazione retributiva ancora diffusa in molte aziende artigiane: “C’era chi pagava a chilometro, chi a giornata, chi a viaggio. Abbiamo scelto di riconoscere in busta paga anche i tempi di sosta e attesa, per costruire una retribuzione che rifletta davvero il lavoro svolto.”

In un settore da tempo in difficoltà sul fronte del ricambio generazionale, fidelizzare gli autisti è diventato cruciale. “Il contratto non si limita allo stipendio”, ha sottolineato Ricci, “ma include strumenti di welfare come l’assistenza sanitaria integrativa attraverso Sanarti, rimborsi per spese familiari, cure dentistiche o occhiali per i figli. È un modo concreto per sostenere i lavoratori e le loro famiglie.”

L’accordo lombardo – già operativo e applicabile alle imprese associate – rappresenta un modello che potrebbe estendersi anche in altre regioni, aprendo una nuova fase nelle relazioni tra imprese artigiane e lavoratori.

Nel corso dell’intervista, il presidente di CNA Fita ha parlato anche del recente confronto tra le associazioni di categoria e il governo, giudicandolo positivo ma non sufficiente. “Ci siamo arrivati dopo mesi di richieste. Questo mestiere – l’unico rappresentato all’interno di un ministero – ha bisogno di un dialogo diretto e continuativo con le istituzioni. Il mercato cambia in fretta, e le risposte devono essere tempestive.” Uno dei temi emersi è stato quello del rinnovo del parco veicolare.