“Donne in imprese. Oggi e domani armonia vita-lavoro” è il titolo del progetto di CNA del Trentino, accolto dalla Provincia di Trento che lo finanzia con apposito contribuito. Partner dell’iniziativa sono la Fondazione Famiglia Materna, FM Impresa sociale, le Comunità Rotaliana-Königsberg e Vallagarina, i Comuni San Michele all’Adige, Andalo, Brentonico, Lavis, Calliano, Ronzo-Chienis e Folgaria.

Il progetto è stato illustrato oggi, nella sede di CNA di San Michele all’Adige attiva da gennaio 2016, dal coordinatore territoriale Andrea Benoni e dalla vicecoordinatrice Maria Rosaria D’Agostino, che è anche referente regionale di CNA Impresa Donna.

“La Provincia di Trento – ha spiegato il coordinatore Andrea Benoni – si è distinta per l’impegno e per l’innovazione nella promozione e definizione di politiche attive per favorire l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, anche come imprenditrici, agevolando la conciliazione lavoro-famiglia. Eppure i dati dell’Agenzia del Lavoro dicono che il tasso di attività femminile è pari al 62,4% e quello maschile è 77%, il tasso di occupazione femminile è pari al 58,1% e quello maschile è 72,8%. Il tasso di disoccupazione per le donne tocca il 6,8%, contro il 5,6% tra gli uomini. Le ultime indagini confermano che le posizioni dirigenziali sono rappresentate prevalentemente da uomini, 68,5%, rispetto al 31,5% delle donne”.

Secondo Maria Rosaria D’Agostino “lo scarto di genere è dovuto a molti fattori: la difficile conciliazione tra i tempi di vita e quelli di lavoro, il principio di non uguaglianza sociale tra lavoro autonomo e lavoro dipendente, la maternità non è intesa come valore universale, la mancanza di forme fiscali favorevoli come detrazioni o detassazioni per spese di accudimento di anziani e minori”.

“CNA del Trentino – ha aggiunto Maria Rosaria D’Agostino – vuole trovare forme creative a supporto dei talenti femminili, modelli organizzativi più vicini alle esigenze delle donne e della comunità.  Il Trentino Alto Adige, con 18.916 aziende in rosa, contro le 90.145 imprese maschili, ha una quota del 17,3%, sotto la media nazionale del 21,6%, che pone la regione nel ruolo di fanalino di coda. Il dato porta ad una riflessione: le donne del nostro territorio sono meno interessate all’attività imprenditoriale, dove vedono minore possibilità di conciliazione e più rischio, oppure l’attrattività del pubblico impiego e lavori apparentemente più sicuri sono un freno all’imprenditoria femminile? Noi riteniamo che il lavoro autonomo e le imprese femminili possono migliorare l’occupazione del nostro territorio”.

Obiettivo del progetto è ottenere un’analisi di contesto, attraverso i canali dei partner, con la quale pianificare ed indirizzare le successive azioni concrete che saranno la base dello sportello Impresa Donna e che serviranno per indirizzare le politiche attive della Provincia e dell’Agenzia del Lavoro.

CNA Trentino e CAT CNA Trentino svilupperanno azioni utili a: sostenere l’occupazione femminile e la conciliazione vita-lavoro; ridurre gli ostacoli alle pari opportunità; individuare possibili risorse per il supporto e l’affiancamento delle imprenditrici trentine; fornire promozione e assistenza alle piccole imprese femminili, in particolare le start-up; attivare azioni informative omogenee nei Comuni, in collaborazione con le scuole e le Comunità di Valle, promuovendo la cultura d’impresa e le opportunità offerte dalla Provincia autonoma a favore delle imprese giovanili femminili. Lo sportello Impresa Donna sarò il presidio di riferimento per le imprese alla ricerca di informazioni e di assistenza.

“È imprescindibile – ha sottolineato Andrea Benoni – promuovere la cultura d’impresa tra i giovani e garantire loro un affiancamento in termini d’informazione e assistenza tecnica per concretizzare la loro eventuale “avventura imprenditoriale” e garantirne la durata e possibilmente la crescita. CNA realizzerà momenti formativi e informativi nei maggiori istituti scolastici della provincia. In collaborazione con le amministrazioni comunali, verranno realizzate serate informative per diffondere le possibilità esistenti in Trentino a supporto dell’impresa femminile. L’analisi di contesto rileva una elevata moria in costante crescita di esercizi commerciali ed artigianali nei comuni di piccole dimensioni, attività spesso femminili o gestiti da donne, con ripercussioni sulla vivibilità, la socialità e la funzione di servizio che essi svolgono per la comunità locale”.   

Questo progetto sulle pari opportunità, secondo Benoni, “è l’occasione per CNA del Trentino, a poco più di un anno dall’apertura della sede a San Michele, di radicarsi ed affermarsi sul territorio. Anche il numero di partner, pubblici e privati, che siamo riusciti a coinvolgere nel progetto indica che la strada intrapresa è quella giusta: dialogare con tutti gli attori del territorio, voglia di fare rete attraverso progetti concreti. CNA del Trentino sta crescendo, anche grazie al CAT CNA, che è stato riconosciuto dalla Provincia, e al patronato EPASA – ITACO. CNA è connessa con le imprese e con il territorio con la voglia di consolidare e se possibile far crescere l’economia Trentina”.