Domani la Commissione terminerà l’esame delle domande di partecipazione al bando di selezione pubblica per il conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali”, ai sensi dell’articolo 182, commi 1, 1 -bis, 1 -ter, -quater, 1 -novies del Codice, pubblicato nel sito internet istituzionale del Ministero, come da comunicazione nella Gazzetta Ufficiale del 16 settembre 2015, n. 215.

Ricordiamo che con la nota del  25 maggio 2016, prot. n. 1640, veniva concessa una proroga dei lavori della Commissione fino al 31 luglio 2016, sulla base dell’articolo 1, comma 3 del decreto di costituzione 11 novembre 2015 e con  il decreto del Direttore generale Educazione e ricerca n. 79 del 29 luglio 2016, il termine dei lavori della Commissione veniva ulteriormente prorogato al 30 giugno 2017.

Quindi in teoria dal 1 luglio dovremmo conoscere gli esiti. Dalle informazioni in nostro possesso non risulta che la Commissione abbia concluso l’esame delle domande è quindi probabile una richiesta di ulteriore proroga. Sinceramente ci auguriamo di no e auspichiamo che il MIBACT comunichi esattamente la situazione ai Restauratori della fase transitoria, che attendono una risposta da “soli 21 anni”.

Una risposta che non è un fatto rituale, ma dirimente della vita presente e futura di migliaia di restauratori. Come CNA chiamiamo tutto questo “rispetto”, cioè avere rispetto di chi lavora, di chi ha operato per anni a valorizzare con il proprio operato i beni culturali italiani, che rappresentano il 50% del patrimonio artistico mondiale, non solo a parole ma con atti concreti.

Nel frattempo le Associazioni CNA, ARI e Confartigianato sosterranno ad adiuvandum l’ istanza di sospensiva del decreto con cui è stato pubblicato l’elenco dei titolari dei diplomi SAF (decreto direttoriale Mibact-ER n. 77 del 21 luglio 2016) presentata dalla Ragione del Restauro, volta alla sospensione degli effetti del provvedimento con cui è stato approvato l’elenco parziale dei restauratori. Anche in questo caso già dallo scorso 14 agosto il TAR aveva intimato il MIBACT a rendere inefficace quell’elenco.

Il Presidente del Tar,  nel provvedimento emesso  ha fatto intendere che allo stato non esistono nuovi elementi per una decisione anticipata di accoglimento rispetto all’udienza fissata per il prossimo Dicembre nel quale verrà deciso il merito della causa.

In effetti le uniche novità sono costituite dal quasi certo rinvio ulteriore della procedura (e dopo il 30.06 lo sapremo con certezza) e dal mancato deposito della memoria da parte del Ministero in cui doveva essere illustrata l’attività svolta dalla commissione. La produzione di detta memoria era stata ordinata dallo stesso Tar ma appunto il Ministero è rimasto inadempiente.

Noi come Cna oltre ad aver proposto ricorso autonomo siamo intervenuti nel ricorso della Ragione del Restauro nel quale è stata presentata la richiesta di sospensione in oggetto.