Patto

“La crisi dovuta alla pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante una grande innovazione tecnologica per i piccoli imprenditori: piattaforme digitali su cui sviluppare nuovi business, pagamenti informatici, solo per citare alcuni esempi. Le microimprese hanno bisogno di un salto tecnologico se vogliono restare al passo coi mercati. Ma è un salto tecnologico che deve riguardare anche la pubblica amministrazione, la quale deve sempre più andare verso la digitalizzazione per abbattere quell’ancora troppa elevata burocrazia che non aiuta le imprese a procedere snelle come adesso è necessario”, afferma il vicepresidente vicario CNA Bologna, Antonio Gramuglia, alla viglia della firma del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile.

L’accordo è stato sottoscritto da 52 soggetti, coordinati dalla Città metropolitana di Bologna, tra questi, oltre la CNA, anche le unioni dei comuni, il comune di Bologna, la camera di Commercio, enti del Terzo settore, due diocesi e attori chiave del sistema educativo, sociale e della sanità.
Il nuovo Patto prevede una molteplicità di azioni finalizzate alla ripresa economica del territorio bolognese per dare una risposta tempestiva alle situazioni di emergenza, selezionando dei progetti strategici suddivisi in ambiti (cluster) prioritari per lo sviluppo e la crescita sostenibile.

“Voglio sottolineare in particolare alcune azioni di estremo interesse per artigiani e piccole imprese – continua Gramuglia – quali, il ricambio generazionale nelle aziende, la formazione per i giovani, una necessaria modernizzazione della pubblica amministrazione e un forte supporto allo sviluppo tecnologico delle imprese in particolare quelle di piccole dimensioni. I giovani sono poi un capitolo fondamentale. Se non avviene quel necessario passaggio generazionale tra imprenditori che hanno fatto il bene dell’economia bolognese e i loro figli o altri che intendono proseguire la loro attività, molte imprese potrebbero chiudere oppure perdere quella spinta innovativa che le ha caratterizzate finora. La CNA su questi temi in particolare si impegnerà con grande forza insieme ai firmatari del Patto”.