Il presidente della Elica, Francesco Casoli, è intervenuto sulla questione relativa alla crisi di Veneto Banca, che controllava la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, affermando che “Nessuno parla, tutti hanno interesse a tenere sotto traccia la vicenda” che va a colpire l’area fabrianese, già fortemente in crisi a causa delle grosse difficoltà delle aziende locali, tra le quali la Antonio Merloni (con ricadute sull’indotto).

Eppure, la Cna aveva già lanciato l’allarme chiedendo il conto degli oltre 20 milioni di euro bruciati dalla fondazione Carifac con l’acquisto di quote di Veneto Banca. Cna si era detta fortemente preoccupata per il quasi azzeramento delle quote dell’ente creditizio veneto che negli anni scorsi acquisì l’allora Carifac  coinvolgendo quasi tremila azionisti del territorio.

I timori della Cna riguardavano, e riguardano tuttora, non solo i livelli occupazionali e il mantenimento delle filiali locali, ma anche e soprattutto le imprese fabrianesi, molte delle quali lavorano e hanno mutui e prestiti in essere con Veneto Banca.

“Più che piovere, nevica sul bagnato, dice Casoli? – dichiarano il segretario e il presidente Cna Fabriano, Andrea Riccardi e Mauro Cucco – Eggià. Lo avevamo detto dichiarando assolutamente spericolata l’operazione di acquisto delle quote di Veneto Banca. Ora chi pagherà il conto difendendo le aziende già in sofferenza?”. 

Tag: