“Va bene. Ci arrendiamo subito ai caschi blu dell’ONU e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, il prosciutto di Parma e l’olio extravergine di oliva sono pericolosi. La prova? Mangiate per un anno intero, ogni giorno, un chilo di parmigiano, un chilo di prosciutto e  bevete due litri di olio EVO: alla fine tanto bene in salute non starete di certo.

Cominciamo, per ora, a girarla in farsa questa brutta, e serissima, storia della lista di proscrizione alla quale stano lavorando al Palazzo di Vetro di New York.

Per ora. Perché, per quanto ci riguarda, siamo di fronte ad un atto di guerra non convenzionale a tre pilastri del Made in Italy e della dieta mediterranea.

Si sta tentando di ripetere l’operazione delle etichette per alimenti “a semaforo”. Forse è iniziata l’offensiva generale per cercare di mettere all’angolo i prodotti alimentari realizzati esclusivamente con ingredienti naturali, conosciuti e apprezzati da milioni di persone, per sostituirli con quelli artificiali, fabbricati da multinazionali e certificati da grandi laboratori pagati dalle multinazionali.

Terremo gli occhi aperti, e siamo sicuri che il Ministro Centinaio farà altrettanto.

E reagiremo ad alta voce in tutte le sedi. I grandi formaggi stagionati italiani, il prosciutto di Parma e l’olio extravergine di oliva non portano nessun danno alla salute. Consumati con intelligenza e moderazione rappresentano invece tre grandissimi elisir di lunga vita. Esattamente come tutti gli altri prodotti agroalimentari firmati Made in Italy”.

Lo ha dichiarato Mirco Della Vecchia, Presidente di CNA Agroalimentare.