Imprese e giganti del digitale. Rappresentanti dell’Istruzione e autoimprenditorialità. Continua l’opera di contaminazione tra mondi troppo spesso lontani realizzata da CNA, questa volta direttamente “nella tana del futuro”: la Maker Faire Rome,  l’edizione europea della più grande esposizione al mondo sull’innovazione, che si si svolgerà dal 16 al 18 ottobre 2015 all’Università La Sapienza di Roma.

Quest’anno, dopo il successo delle edizioni 2013 e 2014 (oltre 600 invenzioni in mostra e 90 mila visitatori), sono attese centinaia di invenzioni e attrazioni da 65 nazioni. E oltre a live performance, panel, workshop, seminari, conferenze., in programma ci sono due eventi targati CNA.

Venerdì 16, alle ore 15, nella Room 29- Aula Calasso di Giurisprudenza, continua il tour di Digitaly, il progetto di CNA in partnership con Amazon, Google, Seat PG e Registro.it per la digitalizzazione delle micro e piccole imprese italiane. Un road-show, che dopo aver toccato 30 città italiane, da Nord a Sud, sbarca finalmente a Roma.

Sabato 17, sempre nella Room 29- Aula Calasso di Giurisprudenza, alle ore 10.30, si terrà l’incontro “Imprendere/Apprendere. Riduciamo le distanze”. Un’azione di brainstorming per la costruzione di progettualità atte a ridurre il gap tra mondo dell’istruzione e sistema delle imprese, organizzato da CNA Giovani Imprenditori e Fondazione Ecipa.

Ma  all’interno di Maker Faire, ci saranno oltre 30 imprese CNA che metteranno in mostra grandi  capacità innovative e di fabbricazione digitale, evidenziando il forte legame con le  nuove tecnologie, ma nel rispetto della migliore tradizione italiana, che da sempre rappresenta l’eccellenza nel mondo.

Maker Faire è una manifestazione nata per soddisfare un pubblico di curiosi di tutte le età che vuole conoscere da vicino e sperimentare le invenzioni create dai cosiddetti “makers”, gli artigiani digitali. Ma non è solo una fiera per addetti ai lavori. Alla  Maker Faire, infatti, si possono trovare invenzioni in campo scientifico e tecnologico (dalle stampanti 3D ai wearables, passando per droni, robot e il digital manifacturing), ma anche nuove forme di arte, spettacolo, artigianato, sperimentazioni sul cibo e attrazioni mai viste prima.