Anche l’edizione di quest’anno di Cosmoprof, che si è svolta a Bologna dal 16 al 19 marzo scorso, si è conclusa con grande successo. Cosmoprof tradizionalmente vede impegnati in pedana i giovani talenti delle scuole di acconciatura e trucco del sistema CNA. Tra le dimostrazioni più conosciute l'”Hair Ring”, dove i giovani eseguono acconciature a tema durante i giorni di fiera. Hanno partecipato numerose scuole del nostro sistema con decine e decine di allievi, tra queste CNA Genova, Torino, Emilia Romagna e CNA Abruzzo. Nel corso della fiera è stata presentata l’indagine di Camera Italiana dell’Acconciatura di cui CNA Benessere e Sanità è socio fondatore sin dal 1998 ed esprime oggi il vice presidente, Antonio Stocchi.

Per realizzare la ricerca è stato somministrato un questionario a 1250 acconciatori per rilevare l’evoluzione della professione di acconciatore nel 2018. Negli ultimi cinque anni si registra un generale ottimismo circa il superamento della crisi. In particolare il 50,2% dei saloni dichiara di aver adottato misure necessarie per rispondere alla congiuntura negativa con l’introduzione di nuovi servizi. Altre tecniche di difesa sono state adottate attraverso una riduzione delle spese generali ed attività di promozione delle novità introdotte nel salone ( sia dal punto di vista degli allestimenti che dei prodotti innovativi) . La selezione della clientela è avvenuta attraverso l’offerta di tecniche all’avanguardia e di tendenza che giustificano un aumento dei prezzi per il 15% dei saloni intervistati, mentre solo l’1,4% è ricorso ad una diminuzione del prezzo stesso. Per quanto riguarda la previsione per il 2018, il 42% prevede stabilità mentre il 17,4% vede un deciso miglioramento. Solo lo 0,5 % prevede un deciso peggioramento. Importante rilevare il ruolo che riveste la formazione per il settore. Solo il 4% non ha fatto ricorso a corsi di formazione nel 2017, mentre il restante campione dichiara importanti investimenti in formazione di tipo tecnico (46%), artistico (32,2%), manageriale (17,5%). Anche il fatturato del consumo di prodotti cosmetici ha registrato un aumento del 2% nei canali professionali (acconciatura ed estetica). In tale contesto la rivendita da parte dei saloni ai clienti ha un peso del 15% sul fatturato dei saloni stessi.