“L’artigianato è un mestiere bellissimo, però occorre spiegarlo e dimostrarlo nelle scuole, far venire gli studenti in ‘bottega’. Le imprese devono essere protagoniste se vogliono che l’orientamento scolastico premi artigiani e piccole imprese e gli studenti in futuro scelgano l’artigianato come professione, sia mettendosi in proprio che lavorando come collaboratori”, ha commentato Claudio Pazzaglia, direttore CNA Bologna, riferendosi all’iniziativa di “A Scuola di bottega”, organizzata dall’Istituto scolastico e dalla sede bolognese della Confederazione, che ha coinvolto ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Guinizelli – Carracci di Bologna.

 Gli studenti hanno presentato i loro manufatti artistici in piazza Ravegnana, di fronte ad ArtigianArte, il centro dell’artigianato artistico con le sue vetrine ai piedi della Torre Asinelli.

Tra gli obiettivi del progetto: conoscere direttamente dagli artigiani le tecniche e scoprire il fascino di realizzare prodotti fatti a mano come pezzi unici; diffondere nelle scuole la conoscenza dell’artigianato e orientare gli studenti verso un mestiere che può dare grandi soddisfazioni, in un momento in cui gli artigiani hanno bisogno di un ricambio generazionale e lamentano difficoltà a trovare personale.

Sono quattro gli artigiani bolognesi “saliti in cattedra” per raccontare con parole e materiale audiovisivo il bello del loro mestiere: Leonardo Dingi, restauratore di metalli, dal 1961 riproduce fedelmente ferramenta antica; Maddalena Papini, dell’associazione “Vicini d’istanti”, specializzata nella lavorazione di stoffe etniche ma soprattutto nell’integrazione delle persone straniere; Simona Ragazzi, ceramista, artista eclettica che opera principalmente con la scultura alla quale abbina lavori grafici, pittorici, fotografici e installativi; Fabio Ferlini, liutaio, che progetta e costruisce chitarre e bassi custom Made in Italy.

Nella prima fase del progetto sono state coinvolte tutte le prime classi dell’Istituto, quasi 200 alunni. Al termine di una prima fase propedeutica, che ha coinvolto tutti gli alunni, i ragazzi più interessati hanno avuto la possibilità di iscriversi a un laboratorio pomeridiano.

Quaranta ragazzi e ragazze delle prime classi hanno scelto di proseguire il percorso impegnandosi nei laboratori pomeridiani di ceramica, liuteria e sartoria. Mentre 32 studenti del secondo anno frequentano laboratori pomeridiani di sartoria e ceramica/lavorazione dei metalli.

Una delle novità rispetto allo scorso anno è stata la possibilità per gli studenti di “andare direttamente a bottega”, ovvero di visitare i laboratori dei quattro artigiani CNA, così da vedere “dal vivo” attrezzature, tecniche e “segreti” dei mestieri artistici.

Quale sarà il futuro di “A Scuola di Bottega”? La volontà è quella di proseguire questo progetto sperimentale nei prossimi anni, coinvolgendo via via tutte le classi dell’Istituto in un percorso di crescita triennale. Così da far assumere una ulteriore valenza che supererebbe il semplice “imparare a fare” o “coltivare le proprie predisposizioni” ma garantirebbe ai futuri cittadini di domani di saper riconoscere e apprezzare il valore dell’artigianato.