Sostenere le persone per sostenere reddito, imprese ed economia del territorio. E’ la nuova sfida di CNA Ascoli e di Fidimpresa Marche per superare la crisi che – malgrado timidi e ancora purtroppo limitati segnali di inversione di tendenza – continua ad attanagliare la provincia. “Sostenere chi ha più problemi – spiega il presidente della CNA, Luigi Passaretti – è una chiave nuova, sicuramente solidale ma che ha anche una sua forza economica. Basti pensare al sostegno ai giovani che hanno buone idee, voglia di fare ma pochi strumenti per accedere al credito e ancor meno per avviare una propria attività lavorativa. Oppure alle famiglie che si sono trovate senza reddito per le dismissioni della grande industria e devono reinventarsi sia socialmente che produttivamente”.

Una sfida in una provincia dalle forti potenzialità ma nella quale dettano ancora legge forti contraddizioni. E’ nel Piceno, infatti, che c’è la più consistente forza lavoro nella fascia di età compresa fra i 15 e i 24 anni (l’11,1 per cento della popolazione attiva, contro il 10,8 per cento della media regionale) ma, allo stesso tempo, sempre nel Piceno, nel 2010, in tutta la provincia, non aveva un’occupazione il 20,6 per cento dei residenti compresi nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni. Nel primo trimestre del 2015 il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni è schizzato al 48,4 per cento. “Fidipersona – spiega Fancesco Balloni, direttore della CNA Picena – si rivolge a soprattutto a questa fascia di popolazione: giovani che hanno voglia di fare e devono trovare finanziamenti per le start-up innovative; donne che devono conciliare cura della casa e lavoro, persone mature che devono reinventarsi un lavoro grazie a innovazione e formazione. Buoni propositi che non restano però solo tali, perché dare un’opportunità a questa fascia di popolazione vale punti preziosi nella percentuale del Pil che è in grado di produrre il territorio”.

Il taglio del credito continua ad essere direttamente proporzionale alle dimensioni delle imprese e all’importo del prestito erogato. L’importanza del microcredito e di “Fidipersona” si può cogliere anche leggendo semplicemente la ripartizione per comparti dei prestiti erogati nel 2014. Considerando l’intero plafond concesso dalle banche a tutti gli abitanti del Piceno emerge che il 43 per cento di questi finanziamenti è andato alle imprese di maggiori dimensioni, il 15,8 per cento alle piccole imprese e solo il 5,6 per cento alle imprese artigiane.

Piccole imprese, giovani e donne. Confermata dunque una sempre maggiore penalizzazione per chi, come impresa, ha dimensioni piccole e per chi, come cittadino, è giovane o è donna. A fine 2014 nel Piceno hanno avuto un lavoro il 57,3 per cento del maschi e solo il 42,7 per cento delle femmine. Nella regione la proporzione è invece ben  diversa: 55,3 per cento maschi e 44,7 per cento femmine. Per non parlare di chi ha solo una possibilità: reinventarsi. Ovvero persone che il lavoro lo hanno perso, come testimonia il dato sulle famiglie monoreddito, ovvero con una situazione di forte arretramento con il passaggio da tutti e due i coniugi occupati a una sempre maggiore condizione di monoreddito. Cresce infatti del 15,3 per cento il numero delle famiglie che nel 2014 potevano contare su due stipendi e che nel 2015 si sono dovuti accontentare solo di reddito. “Fidipersona e, più in generale, il microcredito – precisa Massimo Capriotti, direttore provinciale di Fidimpresa Marche – ha una diversa valenza sicuramente sociale ma la vera differenza da un normale prestito sta nel fatto che l’erogazione sarà affiancata da un servizio di tutoraggio che indicherà, di volta in volta, la necessità di aggiornamenti formativi, dell’utilizzo di nuove tecnologie, dell’ottimizzazione dei servizi fiscali o amministrativi”.

Bilanci aziendali e bilanci familiari alla stessa stregua. “E’ questo uno degli strumenti più innovativi e dirompenti che Fidipersona mette a disposizione dei confidi che fungeranno da tutor per chi chiede di accedere ai finanziamenti – prosegue Massimo Capriotti –. Fidimpresa Marche ha accettato la sfida ed è pronta a fare la sua parte. Siamo consapevoli che queste opportunità di microcredito sono a sostegno di persone e imprese che, con un’espressione non bella ma in uso, sono definite ‘non bancabili’. Ma con l’obiettivo, grazie a  questo strumento, di avviare o sviluppare un’impresa o assestare una famiglia per far sì che in entrambi i casi trovino il proprio equilibrio e tornino ad essere fra i soggetti nuovamente ‘bancabili’. Come Fidimpresa, grazie al nostro gruppo di lavoro negli uffici di Ascoli e San Benedetto, la prima sfida sarà quella di far ottenere a queste persone credito. Poi far sì che, migliorando la gestione dei flussi economici aziendali o volendo anche familiari, diventino meno vulnerabili nell’impatto con il tessuto sociale o con quello imprenditoriale”.

CHI PUO’ BENEFICIARE DEL MICROCREDITO CON “FIDIPERSONA”. Persone Fisiche: in stato di disoccupazione o in sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per cause  non dipendenti dalla propria volontà o in condizioni di non autosufficienza propria  o di un componente il nucleo familiare o avere avuto una contrazione del reddito o  un aumento  delle  spese non derogabili per il nucleo familiare. Imprese: solo quelle organizzate come ditta individuale con al massimo 5 dipendenti  o come società di persone, cooperative, associazioni e società a responsabilità limitata semplificata con al massimo 10 dipendenti, che non abbiamo più di 5 ani di vita e un attivo patrimoniale massimo di 300mila  Euro, ricavi non superiori a 200mila e indebitamento  entro i 100mila.