In vista dell’Assemblea dei Soci di Interporto spa prevista per venerdì 15 luglio la CNA ha inviato una lettera al Presidente della Provincia di Rovigo, al Sindaco di Rovigo ed al Presidente della Cciaa Venezia Rovigo Delta Lagunare con la quale sollecita un incontro con le Rappresentanze Istituzionali, le Associazioni Economiche e le Organizzazioni Sindacali del territorio, alla presenza anche del Rappresentante di   Sistemi Territoriali spa (socio di maggioranza relativa della spa) affinchè si definisca, con una azione coesa, la strategia per la prospettiva della struttura e della filiera della logistica nell’interesse del territorio e delle imprese.

La CNA, nella richiesta di confronto, riafferma la propria preoccupazione rispetto all’incertezza sul futuro dell’Interporto di Rovigo spa e più in generale sulle prospettive delle imprese del settore trasporti e logistica della provincia che ammontano ad oltre 560 aziende, in maggioranza imprese artigiane, occupando oltre 1.500 addetti. Sottolinea, invece, l’interesse che sembra esistere per il nostro territorio quale “piattaforma logistica,, già avvenuto in passato con Ikea ed ora con Amazon.

L’Associazione sottolinea, inoltre, il fatto che nel corso dell’ultima Assemblea dei Soci di Interporto spa il Presidente di Consorzio ZAI Verona avesse espresso la propria disponibilità ad approfondire iniziative, progettualità, anche con l’Interporto di Padova e gli altri Soci al fine di rafforzare la rete interportuale veneta.

All’ordine del giorno dell’assemblea di venerdì prossimo, prosegue la CNA, vi è la nomina degli Amministratori e ciò avviene nella totale assenza di un confronto sul futuro dell’Interporto spa e non possono essere sufficienti le notizie apparse sulla stampa locale relativamente alla fusione con l’Interporto di Padova, peraltro già alle prese con l’integrazione di ZIP.

Il rischio, conclude  la CNA,   è che ancora una volta sulle scelte di prospettiva, di visione, che si tratti di Enti Fiera – Società di gestione di servizi pubblici – aeroporti – università – banche – sembra  il Veneto non abbia una strategia comune vincente, ma prevalgano i campanilismi vanificando l’impegno, le risorse, gli investimenti sia pubblici che privati finalizzati a consolidare, dal punto di vista infrastrutturale, il territorio affiancando gli imprenditori “nel fare impresa,, in un mercato globale sempre più competitivo. 

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