CNA Fvg e Usarci Fvg hanno siglato un accordo inedito che vedrà le rappresentanze degli artigiani e degli agenti di commercio lavorare in sinergia in un proficuo scambio di servizi e consulenze.

Alla firma erano presenti il presidente della CNA regionale, Maurizio Meletti, con il direttore Roberto Fabris, per l’Usarci Domenico Papa, coordinatore regionale Usarci Fvg e presidente Usarci Udine, e Mauro Bossi, presidente Usarci Pordenone.

“La microimpresa artigiana conta una media di 2,5 addetti”, ha esordito Meletti. “Come dimensioni siamo quindi realtà contigue, e anche complementari: con questa sinergia l’associazione degli agenti di commercio mette a disposizione le sue competenze commerciali, mentre CNA offre un sistema di servizi a base regionale di contabilità, patronato, Caf, nonché il supporto logistico presso i nostri uffici”.

L’agente di commercio è il biglietto da visita di un’impresa, un profondo conoscitore dell’articolo che vende per conto dell’azienda che rappresenta. Un mestiere che si sceglie per passione e offre enormi soddisfazioni, anche economiche, eppure nel Fvg – dove gli iscritti all’ente previdenziale Enasarco sono quasi 8mila – mancano all’appello almeno duemila agenti di commercio da formare tra le nuove leve. “Si tratta di una figura in evoluzione forse oggi poco promossa nelle scuole e tra i giovani, che non la trovano particolarmente accattivante – ha spiegato Papa – anche se, oltre alle ottime opportunità di guadagno, questo lavoro offe la possibilità di gestire il proprio tempo conciliandolo con famiglia e impegni personali. Siamo un valore aggiunto anche per la consulenza che diamo al cliente: il post vendita è ancora più importante della firma del contratto”.

“Bisogna investire sulle scuole – ha osservato Bossi – restituendo fascino a un mestiere in cui noi italiani – primi in Europa – siamo maestri. Alla romantica figura del commesso viaggiatore è subentrata una professionalità moderna all’altezza dell’attuale sistema economico. Siamo pochi ma importantissimi per le aziende, perché ambasciatori della bellezza creata dalle nostre imprese”. Favorirebbe non poco l’ingresso dei giovani l’abolizione di un esame anacronistico, “piuttosto – ha aggiunto Papa – si istituiscano corsi di formazione con crediti durante il percorso. In Fvg siamo in enorme difficoltà, l’età media è alta, sui 50 anni. C’è bisogno di un cambio generazionale, dobbiamo saper attirare i nostri diplomati” ha sottolineato in conclusione.