Prende il via oggi Digitaly, il progetto realizzato da CNA, d’intesa con Amazon, Google, Registro .it e Seat Pagine Gialle per avvicinare le piccole e medie imprese italiane al digitale.

La piattaforma dedicata www.digitalyimprese.it consente di avvicinare le PMI al digitale attraverso la condivisione delle competenze e “risorse” di tutti i soggetti coinvolti: CNA che associa oltre 500 mila artigiani e pmi, Google, Amazon con la propria piattaforma Marketplace che abilita a vendere i propri prodotti a milioni di clienti in Italia e nel mondo, Seat Pagine Gialle la Local Media Agency italiana con la più diffusa rete di presidi territoriali e di consulenti per la comunicazione d’impresa e con il Registro .it, l’anagrafe dei domini internet italiani gestita dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).

Questa iniziativa si pone di accelerare la crescita della web-economy in Italia e supportare il processo di digitalizzazione delle PMI (circa 4 milioni di cui il 95% micro). Tale processo non solo potrebbe permettere di migliorare il posizionamento sui mercati interni ma spingerebbe certamente al rialzo i livelli di export.

E’ dimostrato infatti che al crescere del livello di maturità digitale, aumenta anche la propensione alla internazionalizzazione e, in particolare, all’esportazione. La percentuale di piccole imprese che intrattengono relazioni con l’estero, grazie all’uso consapevole di strumenti digitali, è quattro volte superiore a quella delle piccole imprese digiune di rete.

Digitaly punta proprio ad accorciare il gap digitale di queste imprese rispetto alle concorrenza estera. E mira ad avvicinare il tradizionale Made in Italy all’economia digitale attraverso “pillole formative” fruibili online su www.digitalyimprese.it e decine di incontri dedicati su tutto il territorio nazionale ove imprese tradizionali si confronteranno con imprese “digitali” del medesimo territorio. 

Oltre trenta eventi già in programma in tutta Italia, di cui 6 già in calendario: si parte con Ravenna martedì 14 aprile (poi Pesaro, Firenze, Cremona, Napoli, Catania).

 “Crediamo in questo progetto perché crediamo nelle Piccole Medie Imprese italiane – afferma Martin Angioni, Presidente di Amazon Italia Services– l’eCommerce offre ai produttori piccoli e medi e ai rivenditori italiani un’immensa opportunità: entrare in comunicazione con milioni di clienti che acquistano online, in Italia e all’estero, sostenendo quindi anche l’export. Il 43% delle unità vendute in tutto il mondo su Amazon proviene da venditori terzi. Per questo vogliamo sostenere il Made in Italy e informare le decine di migliaia di piccole e medie imprese e venditori italiani su come espandere il proprio business grazie al Marketplace Amazon.”

“Il digitale  è una leva di crescita sempre più importante per le aziende del Made in Italy – afferma Alessandro Antiga, Direttore Marketing di Google in Italia –. Per questo, da tempo, ci siamo impegnati ad aiutare le eccellenze italiane ad andare online e continuiamo ad investire sui giovani come digitalizzatori delle imprese del territorio. Oggi con questa iniziativa facciamo un passo ulteriore, lanciando un’alleanza tra PMI e piattaforme digitali, perché lavorando insieme possiamo aiutare le realtà locali ad acquisire maggiori competenze digitali, cogliendo a pieno tutto il potenziale dell’economia di Internet”

 “L’internet economy, a livello mondiale, vale circa 4 mila miliardi di dollari ed è un trend destinato a crescere – sottolinea Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA – L’Italia è ferma soltanto al 2,9% del prodotto interno lordo realizzato dall’universo internet mentre la media G20 nel 2016 raggiungerà il 5,5% di PIL. Abbiamo dunque enormi margini di crescita in quest’ambito e dobbiamo porre le micro e piccole imprese in condizione di governare questi cambiamenti, al pari della concorrenza straniera, e superare la dimensione del business tutto locale per approdare agli spazi aperti, senza frontiere, del web.

Digitaly, questa importante comunione d’intenti tra il nostro mondo e le grandi piattaforme digitali, come Amazon e Google, vuol provare ad aggiungere il tassello mancante affinché le piccole imprese italiane, e le loro inimitabili produzioni, possano emergere e far conoscere il proprio valore nel mondo”.