Il D.lgs 21 novembre 2014, n. 175 è il primo decreto con cui si dà attuazione ad una parte della legge delega per la riforma del sistema fiscale (legge 11 marzo 2014, n. 23). Il decreto delegato in oggetto compie una rivisitazione complessiva di alcuni adempimenti fiscali e sulla struttura delle addizionali comunali e regionali e introduce, inoltre, la dichiarazione modello-730 precompilata.
Occorre sottolineare che il sistema fiscale del nostro Paese, nonostante diversi tentativi di semplificazione già compiuti, ha raggiunto un livello di complicazione tale per cui pensare di poter realizzare una vera semplificazione senza mettere mano all’impianto generale dell’ordinamento tributario appare quasi una «missione impossibile».
Per giungere ad una reale semplificazione occorre agire sia sulla struttura di determinazione delle imposte sia sulla disciplina che regola i diversi tributi. Una volta posto in essere questo radicale processo di semplificazione occorre assicurare un periodo di “stabilità” normativa. E’ vero, infatti, che la prima complicazione nei sistemi complessi quale è il sistema fiscale, è rappresentata proprio dal cambiamento. Ogni modifica normativa che determina una variazione dei tributi dovuti o dei dati da comunicare determina la necessità di aggiornare i programmi e fare dei corsi di aggiornamento. Nell’era dell’informatica non esiste più la dichiarazione cartacea fatta dallo stesso contribuente: tutto viaggia su web e, da quest’anno, anche il mod. 730. Pertanto ogni modifica normativa che incide sui tributi dovuti, pesa sul contribuente solamente in modo indiretto per il tramite dell’aumento dei costi sostenuti dai professionisti per l’aggiornamento dei programmi e/o per il costo connesso al tempo utilizzato per l’aggiornamento professionale. Per un esame sintetico delle semplificazioni apportate dal decreto in oggetto, si rinvia alla Circolare CNA 25 febbraio 2015, n. 5 allegata.