Si sposta a Villadose il tour della Cna Rovigo per parlare di aggregazioni di comuni. Martedì 15 novembre n.d.r. alle 20.45 infatti presso la sala municipale del Comune amministratori e cittadini si ritroveranno per discutere dello studio realizzato da Studio Centro Sintesi per conto di Cna Rovigo e nell’ambito del progetto sostenuto dalla Camera di Commercio Venezia-Rovigo “Ri-generazione artigiana 2020”. Presenti oltre al sindaco Gino Alessio anche i rappresentanti di Villanova Marchesana, Gavello, San Martino di Venezze e Ceregnano. Modererà l’incontro il giornalista Maurizio Romanato.

“Il tema dell’aggregazione dei Comuni – commenta il vice sindaco di Villadose Ilaria Paparella – è cruciale per ogni attività produttiva e per ogni singolo cittadino che è chiamato a confrontarsi con realtà mano a mano più vaste rispetto a quelle cui è abituato. Il percorso deve essere fatto insieme ad istituzioni, soggetti economici e cittadini. Per questo – continua Ilaria Paparella – gli incontri come quello organizzato insieme a CNA sono così importanti: si ha modo di capire ed entrare nel merito di processi che non dovranno più essere subiti ma rispetto ai quali ciascuno di noi è chiamato ad averne consapevolezza.”

Le Aggregazioni Comunali rappresentano la possibilità di disporre di nuove risorse economiche, oltre che migliorare qualitativamente i servizi per i cittadini e le attività economiche presenti sul territorio.

Guardando all’esperienza di altre provincie confinanti, in particolare quella di Ferrara, si evince come a fronte di un territorio più esteso e un numero maggiore di abitanti, possegga la metà dei comuni del Polesine. Questa minor frammentazione favorisce un maggior risparmio nella spesa pubblica, uno sviluppo economico maggiore e, di conseguenza, un maggior numero di occupati, che si traduce in maggior ricchezza per il territorio.

Nella nostra provincia i Comuni con meno di 5.000 abitanti saranno obbligati, entro il 2016, a gestire le funzioni e i servizi fondamentali attraverso unioni o convenzioni; l’aggregazione potrebbe diventare la carta vincente che permetterebbe agli stessi di ricevere contributi economici dallo Stato centrale e dalla Regione per favorire una migliore qualità della vita ai propri cittadini e incentivare lo sviluppo economico locale.

Lo studio di riorganizzazione territoriale dei Comuni, che la CNA ha presentato e su cui intende confrontarsi, individua 10 aggregazioni che se dovessero essere realizzate porterebbe loro, attraverso contributi e incentivi, una media di 15,3 milioni all’anno, rendendo fattibile l’abbattimento del carico tributario locale per le famiglie e le imprese o maggiori risorse destinate agli investimenti.

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