Settecento milioni di euro, sotto forma di incentivi diretti e sgravi fiscali, destinati a singoli cittadini e condomini per migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni e degli edifici. Con altri 200 a disposizione della Pubblica amministrazione. E’ il “tesoretto”, per la verità ancora poco utilizzato perché sin qui poco conosciuto e non troppo pubblicizzato, messo a disposizione dal decreto del 16 febbraio 2016, per dare sostanza a un vasto piano di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici: un bouquet di proposte che, per quel che riguarda i privati, prevede tra l’altro la possibilità di finanziare la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore o con generatori di calore alimentati da biomasse, l’installazione di collettori solari termici, la sostituzione degli scaldacqua elettrici con quelli a “pompa di calore”, il finanziamento di diagnosi energetica. Incentivi estesi, con qualche ulteriore allargamento dell’offerta, anche alla Pubblica amministrazione.

A “ingolosire” i cittadini interessati a investire, la possibilità di accedere, tramite il Gse (Gestore servizi energetici) a contributi diretti: con quelli al di sotto dei 5mila euro, la somma viene erogata entro due mesi in unica soluzione. I vantaggi delle misure, la loro destinazione, i modi per poter attingere al fondo, sono stati al centro della conferenza stampa organizzata dalla Cna Abruzzo, tenuta questa mattina a Pescara: all’incontro con gli organi di informazione, con il direttore regionale della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, hanno prendono parte anche il coordinatore del Progetto Energia della confederazione artigiana regionale, Gabriele Marchese, l’ingegner Claudio Bruno, esperto in materia di conto termico, e il responsabile di Cna Costruzioni, Renato Giancaterino.

«Si tratta di un pacchetto di incentivi molto interessanti – ha spiegato Bruno  – che a seconda dell’intervento tecnico e del volume di spesa, possono coprire dal 40 al 65% del totale dell’investimento. Il tutto, con un consistente risparmio di tempi rispetto alle vecchie misure, visto che adesso, tra esame della domanda ed erogazione effettiva del finanziamento si arriva al massimo a tre mesi». E se le misure previste dal “Conto termico 2.0” rappresentano un notevole motivo di interesse per i cittadini, lo stesso può dirsi anche per le numerose imprese del settore,  che potrebbero vedersi aprire le porte di nuovi mercati: «Ed è in ragione di questo – ha detto Marchese – che abbiamo avviato tra gli operatori una forte campagna di informazione, utilizzando tutte le strutture territoriali della Cna abruzzese per informare i cittadini, mettere a punto le domande e presentarle».