“L’incertezza ci accompagna in uno scenario ricco di novità. Le cose cambiano continuamente e la ripresa è territoriale ovvero dentro il territorio.” Così Lorenzo Bellicini, il direttore di Cresme, il più importante osservatorio del settore dell’edilizia, ha esordito al convegno di Cna Rovigo, organizzato con il supporto della Camera di Commercio Venezia Rovigo e dell’Ebav, sul tema delle nuove opportunità nel mercato delle costruzioni in Italia.

Con il coordinamento di Franco Cestonaro, funzionario dell’associazione degli artigiani, Bellicini ha ricordato anche l’incontro che in mattinata ha avuto all’auditorium del Liceo Scientifico Paleocapa con gli studenti dell’Itis Viola, del Bernini e dell’Ipsia Marchesini di Rovigo con un confronto che ha colpito i partecipanti.

“Si fanno meno opere nuove e più ristrutturazioni – ha continuato Bellicini – dove qualcuno vince e qualcuno no. La capacità di innovazione è la discriminante e bisogna tenere conto che oggi nel mondo non si è mai costruito così tanto. Davanti abbiamo una stagnazione secolare e la selezione delle imprese non è finita ma è in riduzione.”

Il direttore di Cresme ha arricchito il suo intervento con diversi dati utili a capire la tendenza del mercato delle costruzioni.

“Il credito concesso per la produzione di abitazioni è a -74% mentre è tornato a crescere il credito per chi compra. Riparte anche il credito al comparto non residenziale. Si registra un + 22,6% per il mercato immobiliare in Italia nel secondo trimestre ma si parla di tante case “usate”.   La recessione è finita ma la ripresa è debole – sentenzia Bellicini – in un mercato che a livello mondiale nel 2015 si quantifica in 165 miliardi di euro.

Siamo alla quarta rivoluzione industriale – commenta il direttore del Cresme – che coinvolge molto un forte processo di digitalizzazione che è in atto e impatta nei processi. Dobbiamo tenerne conto con l’Italia che oggi rappresenta il secondo mercato impiantistico europeo e con il 33% degli investimenti delle costruzioni che è composto da impianti.

Dobbiamo rafforzare la visione di un lavoro comune perché è stimato nel 30% la riduzione degli errori in cantiere con la condivisione di varie aree di intervento e parlando di quarta rivoluzione industriale bisognerà conoscere molto bene la filiera per avere successo.”

Anche il presidente di Cna Installazione Impianti Antonio Fantoni ha voluto rimarcare l’importanza del gioco di squadra: “Bisogna sensibilizzare, interessare le imprese perché possano nel tempo rivedere la propria organizzazione in un futuro già presente. Innovazione e massimo utilizzo delle nuove tecnologie insieme ad alta competenza e efficienza dei sistemi impiantistici sono la chiave. Ci confronteremo a breve con imprese più grandi – ha ricordato Fantoni – e sulle reti di impresa Cna sta lavorando per superare ostacoli mentali che ne impediscono lo sviluppo.”

Soddisfatto il direttore di Cna Rovigo Alessandro Monini: “Usciamo arricchiti da questo incontro e le soluzioni le dobbiamo trovare sul territorio. Andiamo verso la prospettiva di una sfida che ci deve vedere insieme grazie ad iniziative di competenza e spessore come quelle odierne.”