“A causa della guerra abbiamo nuovi scenari sugli ecobonus: le famiglie non riescono a fare gli interventi e le imprese non possono realizzare gli investimenti. È una mancanza di rispetto verso gli italiani. L’impegno fino al 2023 va mantenuto. Secondo una nostra indagine, quello che sta accadendo può portare alla morte di 33mila piccole imprese. Se non sono ancora chiaro dico che 150 mila persone perderanno il lavoro”. Il Presidente di CNA, Dario Costantini, rinnova l’allarme sul caos normativo dei bonus edilizi che ha portato al blocco della cessione dei crediti mettendo a rischio il futuro di decine di migliaia di imprese.  Dal palco di Ragusa, Costantini torna a sollecitare un intervento rapido da parte del decisore politico per sbloccare la situazione.

Il Presidente di CNA ha partecipato al “Credito e finanza agevolata, opportunità per le imprese”, una iniziativa organizzata da CNA Ragusa, coinvolgendo tutto il sistema CNA Sicilia per ricordare anche Pippo Tumino, indimenticato dirigente dell’associazione, a 12 anni dalla prematura scomparsa. A fare gli onori di casa il presidente della CNA territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono, il segretario territoriale, Carmelo Caccamo. Presenti anche Sebastiano Battiato, presidente regionale CNA Sicilia, il segretario regionale CNA Sicilia Piero Giglione, il vicepresidente nazionale Giuseppe Cascone e i presidenti e i segretari delle CNA territoriali siciliane.

Costantini si è soffermato anche sul tema credito, “un problema atavico per la sopravvivenza delle aziende. Adesso le imprese devono restituire i crediti. Va detto che i titolari non chiedono prestiti per comprare la Porsche, ma per realizzare investimenti in azienda e nel territorio. E se chiedono prestiti è perché chi gli ha commissionato il lavoro non paga e per abitudine non rispetta i pagamenti”. Altro tema molto sentito quello del caro carburante. “Da alcuni giorni – ha sottolineato il Presidente nazionale CNA – abbiamo superato i 2 euro alla pompa. L’aumento dei prezzi è iniziato prima della guerra. In questa regione avete più problemi di altre. Il trasporto via mare, i traghetti ad esempio, rappresentano un dramma. Alla viceministra Teresa Bellanova abbiamo chiesto che il prezzo dei traghetti possa essere messo in fattura, nel giro di un anno i prezzi sono aumentati dai 400 ai 1000 euro”.

Costantini insieme ai vertici della CNA Sicilia e CNA Ragusa ha poi incontrato il sindaco di Ragusa al quale è stato evidenziato che Ragusa e la provincia sono un modello di laboriosità ma allo stesso tempo sono prive di infrastrutture importanti. La Ragusa-Catania, arteria fondamentale attraversata da migliaia di cittadini e da tantissimi nostri imprenditori quotidianamente rappresenta una grande priorità. Aspettiamo da anni la sua realizzazione nonostante il susseguirsi dei governi nazionali e regionali. Ormai siamo alle battute finali, dopo 30 anni è stato approvato il progetto esecutivo ma occorre procedere nell’iter velocemente. Non possiamo più attendere, occorre realizzare l’opera.