Il nostro presidente nazionale Dario Costantini ha concluso il convegno clou della Festa nazionale di CNA Pensionati in corso a Badesi in provincia di Sassari, intitolato “Un tuffo nella longevità” dedicando un pensiero a coloro che non hanno potuto partecipare alla Festa a causa dell’alluvione in Romagna. “Queste emergenze – ha sottolineato – evidenziano la necessità per l’associazione di mettere al centro il concetto di forza sociale, ovvero un’organizzazione protagonista sul territorio che aiuta e sostiene la società e le comunità, in particolare quelle ferite come la Romagna”.

Tornando sui temi del convegno, Costantini ha rilevato come CNA Pensionati dimostri sempre di essere una parte fondamentale del sistema nazionale e sarà chiamata a giocare un ruolo centrale nella promozione del benessere quotidiano. Proprio CNA Pensionati – ha continuato – ci permette ogni volta di ricordare l’importanza del lungo percorso vissuto dalla nostra organizzazione, che a breve verrà omaggiato in occasione delle celebrazioni del 75° anniversario del Senato della Repubblica, grazie a un convegno dedicato al rapporto tra Costituzione e artigianato, con la partecipazione del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Rispetto alle esigenze delle imprese e dei pensionati, Costantini ha fatto presente alla numerosa platea come la CNA si stia confrontando con il Governo, in primis sulla questione centrale di oggi: il Pnrr. “Risorse che bisogna sì spendere, ma bene, anche per gli investimenti previsti sulla sanità. In questo modo infatti – ha ricordato – stiamo impegnando il futuro delle prossime generazioni”.

Altro tema scottante da affrontare è il problema dell’inflazione e del potere d’acquisto, molto sentito dai pensionati. Senza dimenticare il dramma della guerra in Ucraina, alle porte dell’Europa.
Ma la vera sfida del prossimo futuro sarà tutta incentrata sulla questione del lavoro: “i giovani non vogliono più fare i lavori che facevano i loro nonni, a partire dal nostro mondo artigiano. Da Bolzano a Ragusa, le imprese non fanno altro che rappresentarci il grido di allarme sui dipendenti che non si trovano più, “che non vogliono più sporcarsi le mani”. Il mondo dell’artigianato e dell’imprenditoria deve sfidare una società che non vede più il lavoro come strumento di dignità, opportunità ed emancipazione. A questo si aggiunge una demografia che certo non aiuta. Al Governo perciò – ha spiegato – chiederemo interventi strutturali. Non basta più la logica dei bonus. Bisogna iniziare a dimostrare ora che l’imprenditoria diffusa è la vera spina dorsale del Paese”.

“Anche la nostra associazione – ha sottolineato – può rimboccarsi le mani su questa partita, a partire dal sostegno per nuove politiche sull’immigrazione e dalla proposta che la CNA sta concordando con altre organizzazioni a livello europeo per creare i “corridoi della formazione”, in particolare nei paesi del Mediterraneo allargato, al fine di trasferire competenze e preparare nuovi lavoratori motivati e capaci. Su questa partita – ha concluso Costantini – chiederemo un supporto attivo anche ai nostri iscritti pensionati”.