“Le semplificazioni della burocrazia sono essenziali in questo preciso momento storico e dal governo ci aspettiamo risposte importanti”. È quanto ha sottolineato il nostro Presidente nazionale Dario Costantini concludendo l’assemblea della CNA di Viterbo e Civitavecchia ricordando che “la Confederazione ha realizzato sei Osservatori burocrazia proprio per andare a misurare le criticità e i costi di un apparato che penalizza la competitività delle imprese e frena gli investimenti”.
Con l’ultimo Osservatorio “abbiamo presentato 100 proposte di semplificazioni – ha detto Costantini – a costo zero per lo Stato ma che farebbero risparmiare oltre 7 miliardi l’anno alle nostre imprese”. Costantini ha ricordato che “ho presentato le 100 proposte al presidente del consiglio e al ministro Zangrillo il quale si è impegnato a venire in CNA dopo sei mesi dalla presentazione del decreto semplificazioni. Valuteremo con severità quante proposte verranno messe a terra – ha detto Costantini – in quanto rappresentano uno strumento determinante per la vita quotidiana delle imprese”. Semplificare deve essere la prospettiva, spesso invece si preferisce la complessità delle norme e delle procedure. È il caso di Transizione 5.0 e del fondo da 320 milioni per l’autoproduzione. “Siamo davanti a una situazione incredibile – ha indicato Costantini – ci sono molti soldi, oltre 6,6 miliardi di euro, ma non si riesce a spenderli per le complessità normative e procedurali”. Anche in Europa la burocrazia è spesso un ostacolo, specialmente su materia come l’ambiente “ma da italiani non possiamo essere noi a dare lezioni”. E sempre in tema di istituzioni europee, Costantini ha sottolineato che in “questo mandato siamo stati più presenti in Europa e con il sostegno dei nostri regionali abbiamo invitato gli europarlamentari a visitare le nostre imprese per vedere e comprendere la piccola impresa che è l’asse portante del Made in Italy, assicura la manutenzione del nostro Paese con 600mila imprese. Quindi quando si deve decidere sull’automotive o su ogni altro settore l’Europa deve coinvolgere le nostre imprese”.