Tra servizi cloud, pagamenti elettronici e attenzione alla cybersecurity, cresce la digitalizzazione delle imprese ma la metà è ancora ai primi passi. A mostrarlo è PidOsserva, l’Osservatorio nazionale dei Punti impresa digitale, strutture istituite dalle Camere di commercio nell’ambito del Piano nazionale impresa 4.0, sulla base dell’analisi effettuata da Unioncamere e Dintec.
“La pandemia, con le restrizioni che ne sono derivate, ha accelerato la corsa degli imprenditori all’utilizzo del digitale. Sono quasi 450mila le imprese aiutate dai Pid delle Camere di commercio in questo percorso di innovazione ed i risultati cominciano a vedersi: il livello di maturità digitale delle nostre imprese è aumentato di circa il 9% rispetto al periodo pre-Covid“, sottolinea Unioncamere. “È ancora marcata, però, la distanza tra le aree del Paese: le regioni del Mezzogiorno hanno una maturità digitale inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto a quelle del Centro-Nord. Un gap che dovrà essere ridotto anche grazie ai progetti del Pnrr”.
Tra le tecnologie per restare operativi anche da remoto, adottate dalle imprese, la più diffusa è stata quella relativa ai “pagamenti mobili attraverso internet” (utilizzata oggi dal 41,3% delle imprese) che nel 2020 si collocava al terzo posto; al secondo posto segue il cloud, al primo posto nel 2020, (pari al 39,1%) e al terzo posto la cybersecurity, era al quarto posto nel 2020, crescendo progressivamente di importanza (pari al 35,8% degli utilizzi). Rispetto al 2018, le imprese che utilizzano cloud e pagamenti elettronici sono aumentate di 8 punti percentuali; quelle che si avvalgono di strumenti di cybersecurity e che hanno avviato un e-commerce di 9 punti.
I risultati cominciano a vedersi: i più abili con le nuove tecnologie, i “campioni digitali” e gli “esperti“, sono passati dal 9,78% del 2018 al 17% del 2021. Gli “specialisti“, che corrispondono a coloro che hanno digitalizzato buona parte dei processi, sono saliti al 38,4% dal 29% di 4 anni fa. Tuttavia, pur diminuendo, resta comunque elevata la quota di imprese ancora poco avvezza al digitale. Gli “esordienti“, che hanno una gestione tradizionale dei processi aziendali, e gli “apprendisti“, che utilizzano solo strumenti digitali di base, sono oggi circa il 45% rispetto ad oltre il 60% del 2018.