L’artigiano che esporta in tutto il mondo. “Ho la valigia sempre pronta”
In un anno ha totalizzato venticinque viaggi intercontinentali. “Ho la valigia sempre pronta e quando assumo qualcuno, mi accerto che non abbia problemi a partire. É visitando i paesi più avanzati che sono cresciuto”, dice Dino Sodini, cinquantadue anni e da trentatré titolare di una piccola impresa metalmeccanica di Massa Carrara, che fattura 3,5 milioni di euro ed esporta in tutto il mondo.
Prima del diploma in ragioneria, giovanissimo, Sodini lavora già nell’officina del padre. Partendo dal basso scala tutte le posizioni, fino a essere eletto, nel 2014, Presidente della Camera di Commercio di Massa Carrara.
“Ho iniziato come tornitore – racconta – e a diciott’anni ho aperto la mia prima azienda, la CMO, Costruzioni meccanico oleodinamiche. Produciamo strumenti per carrozzerie, mentre con la Albatros, la mia seconda società, realizziamo induttori di calore”.
Ventidue dipendenti la prima, dodici la seconda, per un totale di oltre cinque milioni di euro di fatturato e una clientela per il 90% estera. “Ho iniziato visitando le fiere internazionali di settore, dove oggi siamo noi ad esporre. Vendiamo soprattutto negli Stati Uniti, in Cina, Europa, Russia, Tailandia e Giappone. Quando ti confronti con questi Paesi impari a mantenere standard altissimi e prezzi competitivi. É il mercato che te lo impone”.
Ma è anche dagli artigiani che Sodini trae continua ispirazione. “Non vendiamo direttamente ai carrozzieri, ma molti nostri prodotti sono nati grazie alle loro segnalazioni e richieste”.
Sette i brevetti depositati, di cui uno in partnership con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, per un robot di verniciatura, non ancora in produzione, ma già premiato a livello europeo. “É stata un’esperienza bellissima – commenta Sodini – di una parte di sapere pubblico che incontra un’azienda di piccole dimensioni. Se questa pratica si estendesse a tutte le pmi rappresenterebbe la chiave di volta per l’intero sistema”.
“Quello che fa la differenza in un mercato sempre più competitivo è l’innovazione – continua – . Ogni giorno è una grande battaglia. Io non ho mai smesso di investire in tecnologia. Ai giovani dico di puntare soprattutto sulla qualità. Bisogna conoscere il mercato ed essere sempre un po’ più bravi degli altri, in questo gli artigiani sono i migliori. Poi ci vuole passione e anche un po’ di follia, alla lunga gli sforzi pagano”.
“Ammetto che per me, piccolo imprenditore italiano, è una grande soddisfazione rifornire colossi industriali in Germania e Inghilterra. Ma anche entrare nell’officina di un carrozziere, su un’isola sperduta della Grecia, e vedere che usa i miei prodotti”.