contributivo

Il primo aprile è finalmente arrivato. Ma l’indennità da 600 euro per artigiani e lavoratori autonomi rimane una chimera.

Oggi era la data tanto attesa da artigiani e lavoratori autonomi, beneficiari così come previsto dal Decreto Cura Italia dell’indennità da 600 euro la cui richiesta si sarebbe dovuta fare online, proprio dal sito dell’Istituto di previdenza, a partire dal primo di aprile. Il sito però è andato in tilt ben presto.

CNA aveva già detto la sua in merito a questa procedura con la quale in molti avrebbero potuto avere difficoltà di interazione rivelandosi più simile a una mera complicazione burocratica piuttosto che a un modo per far sentire la vicinanza delle amministrazioni attraverso la semplificazione.

Previsioni a parte, i nodi sono subito venuti al pettine e purtroppo non si tratta di un pesce d’aprile.  Il sito dell’Inps si è impallato, dopo un avvio apparentemente normale. Molti utenti non sono riusciti ad accedere al proprio profilo, altri hanno lamentato falle, come scambi di identità e pubblicazione dei dati privati di altri utenti. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha dato la colpa anche a presunti hacker i quali – ha sostenuto –  “questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo lo abbiamo sospeso. Il portale sarà riaperto dalle 8 alle 16 per patronati e consulenti e dalle 16 per i cittadini”.

Insomma, dopo il lockdown dovuto all’emergenza, ci mancava solo il sito Inps down. Artigiani e lavoratori autonomi che hanno bisogno di consulenza o semplicemente di supporto per la presentazione della domanda, di cui sono beneficiari, possono rivolgersi, però, al nostro patronato Epasa Itaco, operativo online.