E' emergenza autotrasporto nel Piceno

Allarme e preoccupazione sono i sentimenti dominanti la categoria degli autotrasportatori, intrappolati nella morsa della crisi, ormai decennale del settore del trasporto su gomma, e a seguito delle ultime vicissitudini infrastrutturali con cui sono costretti a convivere anche gli autotrasportatori del sud delle Marche e del nord dell’Abruzzo.

“Una categoria che – evidenzia Francesco Balloni, direttore della CNA Picena – in 10 anni, dal 2009 al 2019, ha perso ben 132 imprese operanti nel trasporto. Erano 665 dieci anni fa, oggi sono 533. Un calo di quasi il 20 % che rischia di essere ancora più marcato se non verranno presi provvedimenti immediati per la situazione infrastrutturale della nostra zona.”

I dati del Centro studi CNA regionale parlano chiaro e altrettanto hanno fatto i vertici della CNA locale durante l’incontro con il prefetto, avvenuto nella giornata di ieri, martedì 5 novembre. Indicazioni positive dal prefetto, che si è impegnato a convocare i soggetti istituzionali, territoriali e di categoria interessati alla problematica.

All’allarme hanno fatto eco Pmi-Autotrasporto e Assotir, presenti anche loro insieme a CNA all’incontro in prefettura: sono state avanzate proposte alternative alla disastrosa situazione attuale dell’A14 ma ci si augura si possa passare al più presto dalla fase emergenziale a quella di un vero e proprio rilancio della categoria.

Le difficoltà dell’autotrasporto nel Piceno però non finiscono qui. L’età di immatricolazione dei mezzi, infatti, è tra questi. Le statistiche elaborate per la CNA di Ascoli dal Centro studi della CNA regionale delle Marche rivelano proprio che quasi il 43 % dei mezzi ha un’età operativa compresa fra 10 e 20 anni, addirittura circa il 28 % ha più di trent’anni di strada sulle spalle. E solo poco più di un quarto ha meno di 10 o di 5 anni di vita.

Lo stesso vale per l’inquinamento ambientale. I veicoli più inquinanti, da Euro Zero a Euro Due, sono quasi il 40% di tutto il parco mezzi dell’autotrasporto piceno. Solo poco più dell’8 % possono essere classificati nella più nuova e meno inquinante categoria Euro 6. “Problemi che si assommano ad altri problemi e che rischiano ulteriori delocalizzazioni delle imprese superstiti – commenta Luigi Passaretti, presidente della CNA di Ascoli – Problemi come quelli, A 14 a parte, della bretella Ascoli-Mare da mesi perennemente con lavori in corso. E via, andando verso la zona montana, con le problematiche ancora esistenti per raggiungere dal Piceno l’Umbria e il Lazio”.

Proprio sul fronte dello svecchiamento del parco mezzi, CNA segnala che sulla Gazzetta Ufficiale numero 250 del 24 ottobre 2019 è stato pubblicato il Decreto che stabilisce le modalità di erogazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli industriali a basso impatto ambientale e delle unità di carico intermodali.