Nessun incremento IVA per il 2017 grazie alla legge di stabilità per l’anno in corso che ha rinviato al 2018 gli aumenti che sarebbero dovuti scattare dal 1 gennaio 2017 e che avrebbero portato l’aliquota agevolata IVA dal 10% al 13% e l’aliquota ordinaria dal 22% al 25%, per poi salire di ulteriori 0,9 punti percentuali nel 2019 (art. 1, comma 631, lett.a), Legge 11 dicembre 2016, n. 232).

La manovra correttiva, arrivata in corso d’anno, ha parzialmente sterilizzato gli incrementi IVA 2018, rendendoli graduali nel tempo. E così, nel 2018, per esempio, l’aliquota agevolata non passerà repentinamente dal 10% al 13%, ma assisteremo ad un aumento progressivo. L’aliquota ordinaria, invece, aumenterà al 25% (decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, art. 9).

A titolo non esaustivo, si consideri che l’aliquota agevolata del 10%, destinata ad arrivare al 13% nel 2020, si applica in caso di acquisto e ristrutturazioni edilizie effettuate su abitazioni diverse dalla prima casa, generi alimentari diversi dai beni di prima necessità, somministrazione di alimenti e bevande, servizi turistici, energia elettrica e riscaldamento per uso domestico. L’aliquota ordinaria del 22%, che potrebbe aumentare  fino al 25% nel 2018, è applicata in tutti i casi in cui la normativa non prevede l’applicazione dell’aliquota minima del 4% o l’aliquota ridotta del 10%. Quest’ultima è l’aliquota IVA ovviamente più diffusa e pertanto l’aumento di 3 punti percentuali comporterà importanti effetti sull’economia italiana.

Ecco quali saranno gli aumenti IVA da qui al 2021

 

Aliquote IVA 2017 2018 2019 2020 2021
Aliquota agevolata 10% 11,50% 12% 13% 13%
Aliquota ordinaria 22% 25% 25,40% 24,90% 25%

 

Nessun incremento delle accise nel 2018. La manovra correttiva, infatti, ha posticipato di un anno, rinviando al 2019, l’incremento dell’aliquota – ad oggi non quantificato -, ma tale da garantire maggiori entrate nette non inferiori a 350 milioni di euro per l’anno 2019 e per ciascuno degli anni successivi (art. 9, decreto legge 24 aprile 2017, n. 50).