«Il passaggio dal modello economico lineare al quello circolare, non è solamente un cambio culturale, di approccio e di mentalità, ma rappresenta anche un’opportunità concreta di business, soprattutto per le piccole imprese, e occupazionale, per tutto il sistema Paese. Il tema della circolarità e della sostenibilità è all’ordine del giorno nelle attività e nell’impegno della nostra associazione. Lo scorso mese abbiamo firmato, con altre 10 associazioni di categoria, la Carta per la sostenibilità e la competitività delle imprese nell’economia circolare : un documento con 10 punti semplici punti programmatici, che punta ad avviare un confronto con gli interlocutori istituzionali e definire le strategie di sviluppo delle imprese sul tema della circularity e della sensibilizzazione.

Penso che alla base di tutti i ragionamenti sulla circolarità ci sia infatti una caratterizzazione etica: noi siamo chiamati alla responsabilità come cittadini, come imprenditori, e anche come associazioni. E CNA si fonda proprio da statuto su valori come l’etica e la sostenibilità. Grazie al premio nazionale “Cambiamenti” – concorso rivolto alle nuove imprese giovani e innovative – l’associazione porta avanti l’impegno nel promuovere questi valori, diffondendo la cultura dell’economia circolare e promuovendo un sistema di pensiero basato su un’economia capace di sensibilizzare e di essere attenta all’ambiente, all’uso razionale delle risorse, alla rigenerazione.

Oggi, come hanno dimostrato molte delle aziende iscritte al premio, il modello di business è cambiato: c’è una grande spinta da parte degli imprenditori, un’attenzione alle risorse energetiche e all’efficienza. Le associazioni di categoria possono fare molto per promuovere questo nuovo approccio: dall’attività politica nei confronti del governo, per proporre leve fiscali e incentivi, all’informazione e sensibilizzazione. Ed è esattamente questo quello che CNA sta facendo».