Imperativo: rilanciare maggiormente l’occupazione per far crescere l’economia e il Pil del Piceno. La CNA di Ascoli Piceno, grazie all’elaborazione dei dati di Unioncamere fatta dal Centro studi della CNA regionale delle Marche, presenta un rapporto dettagliato sullo stato della provincia a febbraio 2019 e un altro sulle prospettive per il periodo febbraio-aprile, sempre del 2019.

FEBBRAIO 2019, ANCORA STALLO SULLE ASSUNZIONI. Il dato delle previsioni per febbraio 2019 è in calo sia rispetto alle previsioni del mese precedente (erano 1410) sia rispetto alle previsioni dello stesso mese dell’anno prima (erano 1130).  Calo è dovuto sia alle minori previsioni nel settore costruzioni dove il tasso di entrata è pari a 3,3%; era il 3,6 a gennaio e il 4,3 nel febbraio 2018) sia soprattutto ai servizi in complesso dove il tasso di entrata è 2,6% (era 3,8% a gennaio e 3,1% a febbraio 2018).

UNA PRIMAVERA IN… RIPRESA. Ma nei prossimi mesi le previsioni di entrate di lavoratori sono in costante crescita e mostrano anche che le entrate di marzo e aprile sono attese superiori – anche se di poco – a quelle previste negli stessi mesi del 2018. La crescita si concentra nei servizi  e in particolare nei servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici dove si prevede passare dalle 130 unità di febbraio alle 220 di marzo e alle 390 di aprile. E’ importante, tuttavia, sottolineare che sono attese in crescita, modesta ma sistematica, anche le entrate di lavoratori nell’industria manifatturiera e nelle public utilities (da 310 di febbraio a 340 di aprile). Non così lusinghiere, invece, sono le attese per il settore costruzioni dove le entrate sono previste stazionarie sul valore di 120 unità sia a marzo che ad aprile.  

QUASI TUTTA LA NUOVA OCCUPAZIONE ARRIVA DAI “PICCOLI”. E’ importante notare che, tra le previsioni di entrate di lavoratori nel trimestre febbraio-aprile, la componente dimensionale fra 1-49 dipendenti fa la parte del leone (2.840 su 3.890, ovvero il 73% del totale) e cresce sistematicamente e decisamente,. Invece le altre due componenti sono previste incostanti (quelle da 50 a 249 dipendenti) o addirittura stagnanti (250 dipendenti e oltre). “Rileviamo – spiega Luigi Passaretti, presidente della CNA di Ascoli – che quasi tutto il miglioramento atteso per le entrate di lavoratori è dovuto alle piccole imprese della provincia. Imprese che però hanno bisogno di maggiore attenzione e sostegno perché le loro dimensioni, spesso familiari o quasi, sono un grande patrimonio ma comportano anche problematiche di gestione che necessitano di azioni mirate e concrete”.

CUOCHI, CAMERIERI E OPERATORI TURISTICI I PIU’ RICHIESTI. Delle mille assunzioni di lavoratori do febbraio 2019 nella provincia di AP, il numero maggiore è quello dei cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici con 130 unità in entrata, la maggior parte di quali (quasi il 60%) di età inferiore ai trent’anni (tavola 3 del file tavole statistiche). Al secondo posto per numero di assunzioni previste vengono gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 80 unità. Poi il personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone con 70 unità. Quindi commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso e tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione, in ambedue i casi con 60 unità in entrata.

MA QUASI UN QUARTO DELLE IMPRESE DEL PICENO SEGNALA DI AVERE DIFFICOLTA’ A REPERIRE IL PERSONALE DI CUI HA BISOGNO. Sempre dai dati Unioncamere, elaborati per la Cna di Ascoli dal Centro studi della Cna regionale, quasi un quarto delle imprese alla ricerca di personale segnala di avere avuto e di continuare ad avere difficoltà nel trovare figure professionali idonee. Per la precisione si stratta del 14,2 per cento delle imprese. Al primo posto, in questa classifica di “difficoltà ad assumere”, i tecnici informatici, ingegneristici e specializzati nella produzione. Per loro, tra febbraio e aprile 2019, è previsto che più della metà delle imprese che li cercano (il 50,4%) avrà difficoltà nel reperirli sul mercato del lavoro. Seguono, sempre in questa classifica, i tecnici di vendita e marketing (44,1% le imprese che non li trovano o hanno difficoltà a farlo); cuochi e camerieri (38,3%).

INNOVARE, CRESCERE E CREARE NUOVA OCCUPAZIONE: LA CNA PICENA IMPEGNATA PER LE CONSULENZE ALLE IMPRESE RIGUARDO IL NUOVO BANDO PER IL FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ DELL’AREA DEL CRATERE. Parte la fase operativa del sostegno alle imprese dell’area del cratere che hanno realizzato o sono in procinto di realizzare investimenti post terremoto per il rilancio delle attività produttive. La Cna Picena informa imprese e cittadini che le domande relative a questo bando della Regione Marche, che ha stanziato per la misura 21 milioni e 700mila Euro, sarà aperto dalle ore 9 del 25 marzo alle ore 12 del 25 maggio 2019. “La CNA Picena – aggiunge Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli – ha già avviato la fase di informazione e consulenza alle imprese interessate che sarà intensificata e potenziata in queste settimane che precedono l’apertura del bando e, a seguire, nel periodo in cui si aprirà la finestra per la presentazione del bando. Sono già stati fatti (e altri sono programmati) incontri sul territorio per spiegare quanto questo bando sia importante, soprattutto per chi ha piccole dimensioni d’impresa. Dimensioni di impresa finalmente anche a misura artigiana, ovvero per quegli operatori fondamentali per la ripartenza e il potenziamento dell’attività produttiva del territorio”.

“E infatti il bando che destina 19.530.000 milioni di Euro per le attività produttive, 1.085.00 per l’agricoltura primaria e 1.085.000 per la pesca e l’acquacoltura – precisa Massimo Capriotti, direttore per la provincia di Ascoli di Srgm –  prevede contributi per finanziari importi di spesa che vanno da un minimo di 20mila Euro a un massimo di 1 milione e mezzo. Quindi sono finanziabili anche piccoli importi per piccole e piccolissime imprese. E questo è vitale per la tenuta del tessuto produttivo del Piceno”.

Potranno richiedere il contributo le imprese che hanno realizzato investimenti produttivi nell’area del cratere a partire dal 24 agosto 2016. Gli investimenti finanziabili sono sia quelli già effettuati dall’agosto 2016, sia quelli programmati, e realizzati, entro 18 mesi dalla data di emanazione del bando regionale. Il contributo è concesso a fondo perduto (in conto capitale), commisurato alle spese ammissibili e assegnato, in fase di valutazione delle domande, in base a un punteggio massimo di cento ottenibile con i seguenti parametri: 1) danni diretti subiti per effetto degli eventi sismici (33 punti); 2) incremento occupazionale generato per effetto degli investimenti (28 punti); 3) rilevanza patrimoniale dell’investimento in rapporto agli investimenti netti preesistenti (23 punti), 4) dimensione dell’impresa (14 punti); 5) possesso del rating di legalità (2 punti).