La lista degli edifici scolastici su cui intervenire è pronta, manca solo un’ultima messa a punto del ministero dell’Istruzione insieme ai rappresentanti delle Regioni

Le Regioni negli anni scorsi hanno raccolto dal territorio le istanze di finanziamento. Dopo il parere delle commissioni parlamentari (in corso) il DPCM andrà alla Corte dei conti per la registrazione, subito dopo sarà operativo. Il programma di spesa è finalizzato all’aumento della sicurezza delle scuole esistenti, sotto vari aspetti.

Per l’adeguamento sismico delle scuole esistenti, il DPCM ha destinato 773 milioni di euro in tre anni. I fondi serviranno per mandare in appalto oltre un migliaio di progetti pronti nei cassetti degli enti locali (si tratta di lavori il cui importo va da 500mila euro in su).

A questa linea si aggiungono 285 milioni in tre anni (2017-2019) stanziati dal medesimo DPCM e destinati a circa 3mila micro-interventi di messa in sicurezza di edifici scolastici (impianti, sistemazione di controsoffitti, solai ecc.). In questo caso il costo dell’intervento oscilla tra i 50mila e 200mila euro.

Il programma è anche il risultato delle oltre 7mila diagnosi effettuate nei mesi scorsi sul patrimonio scolastico (40 milioni di finanziamento ad hoc).

I fondi vengono erogati direttamente dal MIUR in base ai vari stati di avanzamento (contratto di aggiudicazione, fasi di completamento, collaudo) e monitorati su una piattaforma informatica già ampiamente rodata.

Il Decreto firmato da Gentiloni stanzia a favore dell’edilizia scolastica altri 256milioni di euro su un orizzonte di 13 anni (2020-2032). In questo caso il MIUR ha intenzione di sottoscrivere un mutuo con la Bei, per ottenere fin dall’inizio una somma di circa 200 milioni di euro.

In aggiunta a quanto sopra descritto, un nuovo prestito da 238 milioni è in arrivo dalla Bei, perché il relativo decreto interministeriale – già firmato dalla ministra Valeria Fedeli nell’aprile scorso – è stato da pochi giorni firmato anche dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, oltre che dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Questi ulteriori fondi consentiranno di realizzare circa 300 interventi di edilizia scolastica, anche in questo caso già individuati nelle graduatorie definite dalle Regioni e approvate dal MIUR.